Cronaca

Lago di Garda, ritrovato a distanza di una settimana dall’annegamento il corpo senza vita di Alessandro Radaelli

Il 41enne, originario di Lecco e residente da alcuni a Peschiera, si era tuffato dalla sua imbarcazione sotto gli occhi della moglie e dei due figli. È successo domenica 17 luglio a Rivoltella del Garda

A distanza di una settimana dall’annegamento, il lago di Garda ha restituito un corpo senza vita a Desenzano (Brescia). È successo nella tarda mattinata di sabato 23 luglio. La vittima è un uomo di 41 anni, originario di Lecco, ma residente da alcuni Peschiera. Si tratta di Alessandro Radaelli: la scorsa settimana si era inabissato nelle acque del Benaco, che lo hanno inghiottito.

Radaelli si trovava in barca insieme alla moglie e ai due figli nella zona di Rivoltella del Garda (Brescia) quando domenica scorsa, 17 luglio, si è tuffato e non è più riemerso. Il suo corpo è rimasto in balia delle correnti fino a quando non ne è stato comunicato il ritrovamento da parte della Guardia costiera di Salò, allertata da “un diportista che ha incrociato sulla sua rotta il corpo di una persona priva di segni di vita in galleggiamento nelle acque antistanti Desenzano e Sirmione”.

Sul posto è stata inviata immediatamente l’idroambulanza della Croce rossa di Desenzano, che ha supportato il GC68 della Guardia costiera a cui competeva il coordinamento delle ricerche. È spettato al personale delle due imbarcazioni recuperare il corpo di Redaelli, che è stato portato al porto di Desenzano, dove gli equipaggi erano attesi dal personale della compagnia dei carabinieri e dagli agenti del commissariato di Desenzano. Sommozzatori, un elicottero e due imbarcazioni della guardia costiera si erano impegnati nelle ricerche fin da subito, dopo che la compagna del 41enne aveva lanciato l’allarme. Per le ricerche di Redaelli è stato impiegato per la prima volta il robot subacqueoRov” dedicato a Greta e Umberto, i due giovani che lo scorso anno sono stati falciati da una coppia di manager tedeschi nelle acque del golfo di Salò mentre erano sul loro gozzo.

Non è ancora stato trovato, invece, il turista britannico Aran Chada, 51 anni, che venerdì 22 luglio si è tuffato da un motoscafo nelle acque antistanti Limone del Garda per aiutare il figlio 14enne in difficoltà. Dopo averlo portato alla barca, ha perso le forze e si è inabissato. Scomparso anche Hasnain Zeb di 33 anni. Era uscito in pedalò dalla spiaggia di Desenzanino senza più rientrare. Fino ad ora le ricerche non hanno portato ad alcun esito.