Politica

Renato Brunetta dice addio a Forza Italia: “Non sono io che lascio ma è il partito che ha rinnegato la sua storia”

Dopo l'addio di Mariastella Gelmini il partito di Berlusconi perde un altro ministro. Renato Brunetta a capo del dicastero per la Pubblica Amministrazione saluta gli azzurri: "Non votando la fiducia a Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura”

Le crepe interne ai partiti dopo la crisi di governo e le dimissioni di Mario Draghi, stanno diventando delle vere e proprie voragini. In particolare in Forza Italia che dopo l’addio di Mariastella Gelmini vede un altro ministro e big azzurro lasciare il partito di Silvio Berlusconi. Renato Brunetta a capo del dicastero per la Pubblica Amministrazione saluta Forza Italia: “Non sono io che lascio, ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia“. Scrive in una nota Brunetta: “Non votando la fiducia a Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura: l’europeismo, l’atlantismo, il liberalismo, l’economia sociale di mercato, l’equità, i cardini della storia gloriosa del Ppe, a cui mi onoro di essere iscritto, integralmente recepiti nell’agenda Draghi e nel pragmatismo visionario del Pnrr”.

E’ stato da “irresponsabili“, commenta Renato Brunetta scegliere “di anteporre l’interesse di parte all’interesse del Paese, in un momento così grave”. Per il ministro i vertici di Fi “sempre più ristretti” si sono “appiattiti sul peggior populismo sovranista, sacrificando un campione come Draghi, orgoglio italiano nel mondo, sull’altare del più miope opportunismo elettorale”, si legge nella sua nota. Così Forza Italia perde due dei tre ministri che la rappresentavano nel governo di Mario Draghi. Rimaneva solo Mara Carfagna, ministra per il Sud, che però, oltre ad avere da tempo espresso più volte la sua distanza da alcune scelte dal partito azzurro, nel pomeriggio di giovedì dopo aver detto di “essere grata al presidente Berlusconi per le opportunità che mi ha offerto e la fiducia che mi ha testimoniato in questi anni” ha aggiunto, in una nota, che “quanto accaduto ieri rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto che mi impone di prendere le distanze e di avviare una seria riflessione politica”. Decisione che la ministra dice di “non avere condiviso”, che va ” contro l’interesse del Paese” e che la stessa non ha “mai avuto l’opportunità di discutere in una sede di partito”.

Le scintille in Forza Italia erano venute fuori pubblicamente tra i corridoio dei Senato, dopo la replica del premier, quando si è reso palese lo scontro tra l’ala moderata dei forzisti governisti e il fronte più radicale, contrario alla fiducia. Proprio in questo contesto di tensione Gelmini che si era scagliata contro alcuni senatori, tanto che all’uscita dall’aula ha avuto anche un diverbio con Ronzulli: “Vai a piangere da un’altra parte e prenditi lo Xanax“, le ha detto la senatrice compagna dipartito. La risposta: “Contenta ora che hai mandato a casa il governo?”.