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La prima vescova della chiesa inclusiva commenta il bacio lesbo che ha scandalizzato la suora: “Anche quello è opera di Dio”

Madre Maria Vittoria Longhitano, vescova dell'Inclusive Anglican Episcopal Church, dice la sua sugli amori omosessuali, poche ore dopo il video virale di una suora che divide due attrici che si scambiavano un bacio per lavoro

Nelle scorse ore è diventata virale una clip di una suora che, davanti al bacio di due attrici, interviene per separarle. “Che fate, che fate?” chiede alle ragazze impegnate in una ripresa nei Quartieri Spagnoli di Napoli. “È il diavolo” sentenzia, prima di farsi il segno della croce. Ebbene, a commentare l’accaduto ora è Madre Maria Vittoria Longhitano, vescova dell’Inclusive Anglican Episcopal Church. Si tratta della prima donna italiana ad essere ordinata in Italia, ed è anche moglie e mamma.

Intervistata da Vanity Fair la prima vescova del Bel Paese afferma: “Due persone adulte e consenzienti sono libere di baciarsi, se sono felici di farlo”. D’altronde lei ha celebrato il primo matrimonio omosessuale nel 2010, a Cormano, nell’hinterland milanese, e da quel momento ha unito molte coppie omosessuali davanti al Signore: “Molte chiese si limitano alle benedizioni, noi invece celebriamo il matrimonio egualitario” spiega. “Amore e sessualità sono opera di Dio. Ma alla sessualità non guardo: quello è appannaggio delle coppie. Quello che mi interessa è il rapporto che c’è fra i due aspiranti coniugi […] Ci interessa il comportamento, non l’orientamento sessuale“.

Dopo un’esperienza in monastero Madre Maria Vittoria Longhitano ha conosciuto il futuro marito, Andrea, e si è trasferita a Milano per amore: “Lì cercai una chiesa che mi potesse rappresentare, e la trovai. Nel 2010 fui ordinata sacerdote. Dall’anno scorso sono vescova primate“.

E quanto alla sua Chiesa che accoglie anche gli omosessuali osserva: “L’accoglienza, a dire il vero, si accorda anche a un cane. La mia, invece, è una chiesa che non discrimina […]”.