Politica

Chi tiene all’Italia sta con Mario Draghi: è il momento della verità, facciamoci sentire!

Siamo ai giorni della verità: da una parte c’è chi tiene e tifa per l’Italia, dall’altra chi tifa per la Russia e contro l’Italia. Non ci sono alternative e vie di mezzo. Mai come in questo momento storico la forza e le energie positive che amano il nostro Paese devono farsi sentire. E ciò da qualche giorno sta accadendo spontaneamente.

L’Italia che lavora, che fa sacrifici, che ha speranza nel futuro sta mettendo la propria faccia e sta facendo sentire la propria voce per chiedere al Presidente Mario Draghi di restare a Palazzo Chigi. Non può essere di certo un piccolo uomo, mai eletto da nessuno, che non rappresenta un partito ma solo alcuni senatori e parlamentari rimasti a far cadere un premier stimato in tutto il mondo. Parliamoci chiaro.

Non era mai successo che il tessuto sociale del nostro Paese chiedesse a gran voce ad un premier di rimanere al governo. Sindaci, sindacati, imprenditori, associazioni di categoria, semplici cittadini in questi giorni si stanno mobilitando per far capire al presidente Draghi che esiste un’Italia che ha delle aspettative e che non vuole più stare in silenzio ad ascoltare i soliti stolti e inutili narcisisti amanti della poltrona.

Di certo questo non era accaduto per l’avvocato del popolo russo. E ancor oggi a quei pochi che lo difendono e giustificano bisognerebbero chiedere chi vorrebbero mettere al posto di Draghi. Magari un filo russo, un Di Battista qualunque. Insomma, è arrivato il momento della serietà. Non si può più stare a guardare. Non si può fare finta di nulla.

Stasera ci saranno molte manifestazioni in piazza a sostegno del Premier Draghi. Una persona, saggia, esperta e con tanta dignità. Ha doverosamente rassegnato le sue dimissioni davanti agli squallidi interessi politici personali di Conte. Ci vuole definitiva chiarezza. Conte che non rappresenta oggettivamente più il vecchio Movimento 5Stelle, dilaniato da scissioni e divisioni, è solo mosso dalla disperata ricerca di visibilità e forse altro.

Non è un mistero che su Conte ci siano forti sospetti che stia usando il suo ruolo in sintonia con Putin. Ieri, infatti, Vladimir Milov, uomo che vent’anni fa era un giovane viceministro russo per poi passare a Scelta Democratica di Navalny, su Twitter ha postato l’immagine di Conte con Draghi e una frase molto chiara: “L’amico di Putin, Giuseppe Conte sta cercando di far cadere il governo di Mario Draghi in Italia”. Di certo non una prova ma questi fatti destano forte preoccupazione. Perché in un passaggio delicatissimo della storia non ci sono possono essere coincidenze ed episodio che accadono per caso.

Il comportamento ridicolo, solitario e deleterio di Conte non ha grandi spiegazioni logiche politicamente. Da una parte un Paese che a stragrande maggioranza chiede a Draghi di restare e dall’altra chi tifa contro la tenuta sociale del nostro Paese. Perché, guardiamole bene, le richieste di Conte ora sono veramente indisponenti. Davanti ad una crisi mondiale, con preoccupanti risvolti di vera e propria guerra, Conte fa l’offeso e non vota una legge che prevede sostegni per imprese e cittadini.
Motivazioni? Incomprensibili anche agli stessi grillini che da giorni sono in assemblea e non capiscono che fare.

Le assemblee grillini sono ormai diventate sedute di terapia di gruppo senza controllo. Conte gioca sulla pelle degli italiani, pronto forse a trasferirsi in Russia insieme a Di Battista. Nel paese reale invece il Pd dovrà spiegare perché ancora continua a dare credibilità a questo personaggio. Se si andrà a votare sarà divertente vedere il rimasto Partito di Conte, Di Battista, Orsini insieme a Letta e compagnia. Una bella campagna elettorale che li metterà per cinque anni in opposizione.

Ma noi non ci arrendiamo e sosteniamo con forza che Draghi rimanga a Palazzo Chigi nell’esclusivo interesse collettivo. In questi due giorni l’invito è a tutte le persone che hanno a cuore l’Italia. Facciamoci sentire.