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Cena di pesce da 508 euro a San Benedetto del Tronto, interviene lo chef Omar Leccesi: “È cicala, non spaghetto con tonno in scatola”

La cena di pesce a San Benedetto del Tronto continua a far discutere. Questa volta a dire la sua è lo chef Omar Leccesi, che su TikTok difende la categoria dei ristoratori spiegando come il pesce buono si paghi profumatamente

In questa estate caldissima la temperatura si impenna ancor di più (se possibile) con una discussione che sta coinvolgendo sempre più persone sul web. È quella che riguarda il conto di una cena di pesce a San Benedetto del Tronto: 480 euro per 4 persone, di cui 280 solo per i primi piatti. A dire la sua è anche Omar Leccesi, chef del ristorante La Villetta a Monterotondo (Roma), molto noto anche sui social. Ed è proprio qui, più precisamente su TikTok, che dice la sua sulla questione dopo essere stato interpellato da più parti.

“Ormai tutta Italia parla di questa cena di 508 euro scontata a 480 per quattro persone per una cena di pesce. E c’è nell’aria uno stupore generale” esordisce Omar Leccesi. “Ma di che dobbiamo essere stupiti? Una certezza nella vita è che se vuoi mangiare pesce buono non puoi spendere poco. Il pesce buono, fresco, lavorato, trattato, acquistato e conservato in un determinato modo costa soldi. Non pensate di spendere 25 euro”.

Quindi commenta la vicenda di San Benedetto del Tronto: “Quattro primi con la cicala 280 euro? […] Ragazzi, parliamo di cicala, non di uno spaghetto con il tonno in scatola con tutto il rispetto. È un crostaceo rarissimo che costa a noi ristoratori tantissimo e che di conseguenza viene venduto ad un prezzo alto. Ma la domanda che faccio è: quando vi vengono dati i menù, li leggete sì o no? La cicala costa magari 150 euro al chilo: vi arriva il ragazzo a tavola, vi dice che le cicale pesano “x”, nella vostra testa non vi fate un calcolo?”.

La vicenda è diventata virale dopo che uno dei componenti della tavolata aveva condiviso in rete lo scontrino della cena consumata in uno chalet del lungomare a San Benedetto del Tronto. Un conto salato, a detta del diretto interessato, che inizialmente ammontava a 508 euro, arrotondati a 480 e poi scontati fino a 400. Ma che cosa avevano consumato i 4 amici? Lo scontrino riporta 100 euro per quattro antipasti degustazione, 60 euro per quattro crudi, 56 euro per due bottiglie di Rosè, 4 euro di acqua e 8 di coperto. A completare il tutto, come detto, 280 euro di primi piatti.