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Sardegna, Regione nomina il cda Ersu: erano a rischio blocco 8000 borse di studio. Studenti: “Abbiamo vinto, ora non abbassare guardia”

Senza un consiglio di amministrazione dell'ente che garantisce il diritto allo studio secondo gli universitari si rischiavano problemi con le borse di studio e gli alloggi di circa 8000 aventi diritto. Ma per Solinas "l'erogazione delle borse non è mai stata a rischio". E intanto gli studenti fanno notare: "Decisione presa alla vigilia del nostro corteo. Un po' strano, vero?"

Habemus Cda Ersu. Fumata bianca per il consiglio di amministrazione dell’Ersu (Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario) di Cagliari nominato nella serata di giovedì 14 luglio dalla giunta regionale del presidente Christian Solinas. Il nuovo presidente è il chirurgo Cosimo Ghiani, ex componente (con due mandati all’attivo) dello stesso ente del diritto allo studio. Si potrebbe dire una tempistica da film se non si tenesse in conto che venerdì, poco dopo la nomina, gli studenti cagliaritani hanno protestato sotto il palazzo del Consiglio regionale della Sardegna dopo mesi di battaglie per delle nomine, tra presidente del cda e revisori dei conti, che rischiavano di bloccare borse di studio e alloggi per circa 8000 aventi diritto. “Abbiamo vinto! Guarda caso, alla vigilia del corteo il presidente Solinas ha deciso di fare ciò che avrebbe dovuto fare in questi 20 mesi. Un po’ strano, vero?”.

“Continuiamo a investire sulla formazione dei giovani, e aumentiamo gli stanziamenti destinati agli aventi diritto – ha affermato in una nota il presidente Solinas -L’erogazione delle borse di studio non è mai stata a rischio, e conseguentemente sono privi di fondamento i timori emersi da varie manifestazioni studentesche. La Giunta conferma il suo impegno per garantire agli studenti universitari la borsa di studio, stanziando 13 milioni e 650 mila euro di risorse regionali e nazionali per i bandi che saranno pubblicati dagli Ersu per l’anno accademico 2022/2023 oltre alle altre fonti di finanziamento per le borse”.

Gli studenti durante la manifestazione che è arrivata fin sotto il Consiglio regionale hanno rivendicato le nomine. “Siamo riusciti a far prendere posizione a chi troppo spesso ci ha ignorato”, ha affermato Luca Orunesu dell’associazione Cercasi Dsu. “Abbiamo allontanato la rassegnazione e attraverso la nostra volontà abbiamo dimostrato l’impossibile: agire su una realtà stagnante che troppo spesso ci è stata avversa. Anche oggi il presidente Solinas ha scelto di non avere un colloquio con la nostra delegazione pronta per un confronto dopo le nomine. Ora, però, non possiamo abbassare la guardia. Avere il cda non risolverà tutti i problemi – ha continuato lo studente -. Dobbiamo essere vigili e fare in modo che l’Ersu, questo ente disastrato, assolva alla sua funzione: garantire il diritto allo studio a tutte le studentesse e a tutti gli studenti, partendo dai più fragili. Game over Solinas”.

La pressione sulla giunta regionale sarda si era fatta sempre più incalzante nelle ultime settimane. La vicenda aveva raggiunto anche il Parlamento, con la presidente della commissione Lavoro, Romina Mura del Partito Democratico, che insieme ai colleghi Gribaudo, Frailis e Manca, aveva depositato un’interrogazione alla ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, in merito alle inadempienze in capo al presidente Solinas. “La Sardegna ha il tasso di abbandono scolastico più alto d’Italia (il 40% su una media nazionale del 18% secondo l’ultimo rapporto Welfare Italia Index ndr.) senza contare che il 50% degli studenti dell’Università di Cagliari usufruisce di agevolazioni legate al diritto allo studio – ha ricordato Mura – Solinas ha dovuto essere messo di fronte a una manifestazione in piazza degli studenti per decidersi a indicare gli organi amministrativi dell’Ersu di Cagliari. Ci auguriamo che le procedure di nomina non si prestino a ulteriori rallentamenti e ci aspettiamo comunque una risposta dalla ministra Messa sulle criticità che abbiamo evidenziato. Serve un cambio di rotta. Il presidente apra finalmente un dialogo serio con le rappresentanze degli studenti che stamattina in piazza hanno posto di merito su edilizia abitativa e welfare studentesco. La prassi di lasciar passare la bufera e di muoversi all’ultimo momento non può adattarsi alle esigenze del sistema dove si formano le migliori competenze della nostra isola”.

Ora che l’Ersu ha avuto le sue nomine sono molti i nodi da sciogliere. “I due anni persi sulla programmazione non li ridarà nessuno – afferma il consigliere eletto per gli studenti, Francesco Stochino -. Giusto manifestare anche dopo le nomine. Ora si procederà immediatamente sulle linee guida del ministero che fornirà ulteriori 16 milioni di euro all’Università di Cagliari, dopo gli altrettanti che già riceve. Così – spiega il consigliere – da innalzare ulteriormente il tetto Isee per le borse di studio fino a 500 euro in più a studente in base alla fascia Isee”. Evitata la problematica di lasciare gli studenti aventi diritto senza un alloggio. “Potremo inaugurare quella parte già pronta del nuovo Campus per i 250 posti letto. Bisognerà poi supplire alle mancanze economiche per le famiglie perché le bollette sono aumentate anche per gli studenti in una città come Cagliari che è dentro una bolla immobiliare di affitti mai vista. Uno dei nostri compiti sarà adeguare al costo della vita l’aiuto economico regionale per chi ha diritto ad un aiuto”.