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Botta e risposta tra Renzi e Mentana. “Dadone del M5s? Se si dimette da ministro, crolla Wall Street”. “È ingiusto, pensi a Bonetti e Bellanova”

Botta e risposta tra il senatore di Italia Viva Matteo Renzi e il direttore del TgLa7 Enrico Mentana durante lo speciale dedicato al voto di fiducia al Senato.
Renzi attacca i 5 Stelle perché i suoi ministri e sottosegretari non si dimettono: “Questo è inaccettabile. Oggi c’è stato un momento in cui il ministro dei Rapporti col Parlamento D’Incà ha detto: ‘A nome del governo pongo la questione di fiducia’. E i 5 Stelle non l’hanno votata. Eppure D’Incà è dei 5 Stelle. Non sono questioni di lana caprina ma di decenza istituzionale”.

Poi rincara: “Se fossi in Draghi cambierei il governo, perché non vorrei più vedere Patuanelli, D’Incà…e c’è un altro ministro dei 5 Stelle che non ricordo adesso”.
Alessandra Sardoni gli suggerisce il nome del ministro per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone.
“Ah, sì, la Dadone – commenta Renzi – Effettivamente è fondamentale. L’impatto delle sue dimissioni sicuramente segnerebbero un crollo di Wall Street“.
Mentana non ci sta: “Questo è ingiusto, dai. Vorrei vedere se le avessero detto che Bonetti e Bellanova non erano importanti”.
Renzi insorge: “La Bonetti e la Bellanova, caro direttore, hanno avuto la dignità di dimettersi, insieme a Scalfarotto. Questa è una questione di dignità e di etica”.
“Sì, lo sappiamo – ribatte Mentana – Senatore Renzi, presidente Renzi, lei sa che le stavo dicendo di non sfottere una parlamentare solo perché ha un ruolo minore nel governo“.