Attualità

Isabella Ferrari: “Ho abortito, ero una ragazzina. Non ho sensi di colpa ma ci ripenso con dolore”

"Prima della vita di un embrione viene la vita della donna. Io sono per quella libertà. Si rischierà di morire con gli aborti clandestini, è un tornare indietro orribile...", così l'attrice in un'intervista al Corriere della Sera a proposito della revoca della Roe v. Wade del 1973 che aveva legalizzato l'interruzione di gravidanza in Usa

Al Festival di Taormina per La mia Ombra è Tua, di Eugenio Cappuccio e con Marco Giallini, Isabella Ferrari si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera: “Sono arrivata da Piacenza a Roma che ero minorenne, accompagnata da mio zio camionista. Papà commerciava in bestiame. Ho incarnato il sogno di mia madre. Non ho avuto il tempo di pensare a cosa mi sarebbe piaciuto fare. Sono stata trascinata dalla sua energia, portata con le unghie e con i denti, a 15 anni, a Miss Teenager Italia“, ricorda a proposito degli esordi. “Sapore di Mare“, film cult. Lei, attrice di culto. Eppure nel 1989 la fischiarono: lei, “attrice di commedia” a Venezia con Appuntamento a Liverpool di Marco Tullio Giordana. 51 anni, il tempo che passa ma una grande sicurezza: “Sono una donna invecchiata bene, posso dire ancora bella. Ma è difficile pensarmi così. Continuo a lasciare tracce di me, essere o non essere protagonista di un film non conta più di tanto“. E Ferrari non ha certo remore nell’affrontare temi di attualità. Alla domanda sullo “scandalo” della scena di sodomia in Caos Calmo, risponde diretta: “Solo perché lui è Nanni Moretti ha fatto scandalo. Non c’è nulla di torbido in quella scena. Il vero scandalo è la notizia orribile delle restrizioni dell’aborto in USA (revoca della Roe v. Wade del 1973 che aveva legalizzato l’interruzione di gravidanza in Usa). Pensavo: se tornassi indietro, rifarei quello che ho fatto”. Di cosa parla? A cosa fa riferimento? “Agli aborti. Non ne ho mai parlato. Mi è capitato da ragazza… Ci ripenso con dolore, ma senza sensi di colpa. Prima della vita di un embrione viene la vita della donna. Io sono per quella libertà. Si rischierà di morire con gli aborti clandestini, è un tornare indietro orribile… Avevo 17 anni, troppo giovane, sentii che quel fidanzatino di Piacenza non poteva essere l’uomo della mia vita, ed è sempre una decisione femminile, per fortuna ero accompagnata da mia madre, non avrei saputo come affrontare la cosa”.