Cronaca

Siccità, il sindaco di Castenaso vieta il secondo lavaggio di capelli ai parrucchieri: fino a 500 euro di multa per chi non rispetta l’ordinanza

Un rubinetto lasciato aperto, spiega il Comune, eroga mediamente 13 litri al minuto: "Nessuno ha protestato - ha detto il primo cittadino al Resto del Carlino - hanno capito la ratio dell’ordinanza, che non è vessatoria"

Il primo lavaggio e il risciacquo, non di più. Per Carlo Gubellini, sindaco di Castenaso, paese nel Bolognese, il razionamento dell’acqua esige l’impegno di tutti, anche dei parrucchieri e dei barbieri. È per questo motivo che ha firmato l’ordinanza anti sprechi con cui verrà vietato il secondo lavaggio della testa dei clienti. Saranno fatti dei controlli ed è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro per chi trasgredisce. “Ma l’intento – precisa il sindaco al Resto del Carlino – non è punitivo”.

Un rubinetto lasciato aperto, spiega il Comune, eroga mediamente 13 litri al minuto. Per questo motivo, chiarisce il primo cittadino al Corriere di Bologna, “moltiplicando per il numero di parrucchieri, circa dieci, e il numero di abitanti sul nostro territorio, poco meno di sedicimila, significa un risparmio di migliaia di litri d’acqua” al giorno. “Nessuno ha protestato – ha concluso – hanno capito la ratio dell’ordinanza, che non è vessatoria”.