Politica

Meloni accusa Letta di essere a favore ‘dell’abisso della morte’. Interviene Bonaccini: ‘Toglietele il fiasco’. Protestano i presidenti Fdi

Botta e risposta in rete tra il segretario dem e la leader di Fratelli d'Italia. E nello scontro si inseriscono anche i presidenti di Regione

Botta e risposta su Twitter, dopo gli attacchi a distanza. Se ufficialmente non è ancora iniziata la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche, poco ci manca. I leader dei due partiti che si contendono la testa dei sondaggi, Pd e Fratelli d’Italia, sono già partiti con frecciate e accuse. Dopo che Enrico Letta ha duramente criticato l’intervento di Giorgia Meloni davanti alla platea spagnola dell’estrema destra di Vox, la leader Fdi oggi ha twittato una fotoscheda con una sintesi di quelli che (secondo lei) sono i punti del programma Pd. Quindi, tra gli altri, il “No al lavoro della nostra gente” e il “Sì all’abisso della vita”. Proprio a quest’ultimo “slogan”, Letta ha controreplicato: “Ne ho viste tante, ma immaginare di dover affrontare un dibattito serio sul futuro con un Sì o No all’abisso della morte è superiore alle mie capacità. Mi arrendo subito”. A quel punto Meloni ha controrisposto: “Una volta tanto sono d’accordo. Ma siete voi che avete scatenato l’inferno sulle mie parole. Sei tu che dici di pensarla al contrario. Però se vuoi, possiamo fare un confronto tra quello che ho detto io e il tuo programma ‘opposto'”.

Il dibattito online sembrava arrivato a un punto cieco, finché non è intervenuto, sempre su Twitter, il presidente Pd dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Non so chi scriva queste cose per Giorgia Meloni”, si legge. “Non può essere lei. Toglietele il fiasco, perché siamo al delirio. Populismo dei più biechi”. In difesa di Meloni a quel punto sono intervenuti i tre presidenti di Regione Fdi Francesco Acquaroli, Marco Marsilio e Nello Musumeci: “Dispiace leggere da parte di una figura istituzionale importante come quella di un presidente di una regione affermazioni che tendono a squalificare lo stesso ruolo e le istituzioni intere, offendendo la sensibilità di quanti si riconoscono invece nel pensiero di Giorgia Meloni”, si legge nella nota congiunta. “La cultura dell’offesa nasconde evidentemente carenza dei contenuti e paura dell’avversario. Esprimiamo la nostra totale solidarietà al presidente Giorgia Meloni”.