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Simba La Rue, il rapper 20enne accoltellato vicino Bergamo: “Agguato per vendicare Baby Touche”

Il giovane di origini tunisine, cresciuto tra Francia e Italia, stava accompagnando a casa la fidanzata. Parcheggiata l’auto, è stato aggredito da un soggetto armato di coltello. E sui social c'è chi ipotizza si tratti di una spedizione punitiva, una risposta all'aggressione ai danni del trapper 19enne Baby Touche, all'anagrafe Amine Amagour, rivale di Simba e aggredito una settimana fa a Milano

È il rapper Simba La Rue, nome d’arte di Mohamed Lamine Saida, il ventenne accoltellato la notte tra il 15 e il 16 giugno durante una lite a Treviolo (Bergamo). Secondo i primi accertamenti dei Carabinieri, il giovane di origini tunisine, cresciuto tra Francia e Italia, stava accompagnando a casa la fidanzata, residente nel piccolo comune lombardo. Parcheggiata l’auto, è stato aggredito da un soggetto armato di coltello. Il rapper, che ha tentato di difendersi, è stato trasferito in gravi condizioni all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ma non è in pericolo di vita. E sui social c’è chi ipotizza si tratti di una spedizione punitiva, una risposta all’aggressione ai danni del trapper 19enne Baby Touche, all’anagrafe Amine Amagour, rivale di Simba e aggredito una settimana fa a Milano.

Un amico di Baby Touche di origine marocchina, Samir, ha infatti pubblicato una storia su Instagram riconvidisa da Simba: “Volevi Samir e hai avuto Samir – si legge – ora fai una diretta e riprenditi in faccia: sono venuto da te con le palle quadrate hai visto senza venti persone perché i problemi si risolvono faccia a faccia, non in gruppo. Ci sono stati errori da entrambi i gruppi. Ora hai pagato e la storia finisce”. Un indizio pesante, se si pensa che qualche giorno fa sempre Samir aveva postato una diretta mentre guidava, apparentemente verso Milano, invitando Simba a “rimanere” in città e – apparentemente – minacciandolo a più riprese: “Sto arrivando. Domani vado in carcere, adesso scoprirete Padova”, diceva.