Cronaca

Covid, Costa: “Vicini a rimuovere l’isolamento per i positivi, giorni contati”. Anelli (Fnomceo): “Il virus circola molto, meglio aspettare”

"Confido che nelle prossime settimane si arrivi anche a questa scelta che sarebbe un ulteriore passo verso la normalità", ha detto a "Radio anch'io" il sottosegretario alla Salute. Una presa di posizione che non convince del tutto il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici: "Il virus circola ancora molto. Le ultime varianti non sembrano particolarmente aggressive, ma evitare l'isolamento significa farlo circolare ancora di più"

“Credo che siamo molto vicini a questo traguardo. D’altronde l’obiettivo è quello della convivenza con il virus e se parliamo di convivenza non possiamo che rimuovere anche l’isolamento per i positivi“. Lo ha affermato a Radio Anch’io su Rai Radio 1 il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, rispondendo alla domanda se si stia andando in questa direzione. “Confido che nelle prossime settimane si arrivi anche a questa scelta che sarebbe un ulteriore passo verso la normalità. Credo che ci siano i giorni contati anche per questo tipo di provvedimento”, ha detto.

Una presa di posizione che non convince del tutto Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici: “Il virus circola ancora molto. È vero che queste ultime varianti non sembrano particolarmente aggressive in termini di complicanze, ma il fatto di evitare l’isolamento significa farlo circolare ancora di più, il virus. Quindi forse converrebbe aspettare ancora un altro po’“, dice all’AdnKronos Salute. “Non è un problema di carattere ideologico – precisa – ma pratico. Se il numero dei contagi tende ad aumentare, vuol dire che avremo comunque un aumento dei ricoverati. Questa cosa non va bene. Prima di prendere decisioni di questo genere quindi è opportuno, a mio avviso, essere prudenti e aspettare una o due settimane ancora”.

Mercoledì il Consiglio dei ministri ha scelto di far cessare l’obbligo di mascherina all’interno di cinema, teatri e palazzetti, nonché agli esami di maturità. Il dispositivo di protezione facciale resterà invece obbligatorio sui sui mezzi di trasporto per cui lo è attualmente (tram, bus, metro e treni a lunga percorrenza), negli ospedali e nelle Rsa. Il governo si è invece riservato di adottare una decisione definitiva per quanto riguarda gli aerei che partono dall’Italia (nonché i voli nazionali), perché bisogna valutare la compatibilità con le regole Ue che hanno eliminato l’obbligatorietà a maggio.