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Emma: “Così calpestate le donne uccise per ignoranza, mi vergogno per voi”, Mannoia: “Carta stampata buona per…”: le cantanti rispondono a uno strano articolo

Esce su Il Foglio un pezzo che si occupa di Una, nessuna e centomila, il maxi concerto di Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini. Luogo, la RCF Arena Reggio Emilia (Campovolo). Obiettivo primo: raccogliere fondi destinati a 7 centri antiviolenza, scelti e selezionati soprattutto nel Centro-Sud. Il pezzullo è strano anzichenò

Orsù prodi lettori, navigando a pie’ sospinto nel mare della prosa, apriamo la mente a quel ch0ui vi paleso sul gentil Vir di non so dove che scrisse sì balzano articolo su un giornale chiamato Foglio. Scusate, un raptus. Ricominciamo.

Metà giugno 2022. Esce su Il Foglio una rubrica che si occupa di Una, nessuna e centomila, il maxi concerto di Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini. Luogo, la RCF Arena Reggio Emilia (Campovolo). Obiettivo primo dell’evento: raccogliere fondi destinati a 7 centri antiviolenza, scelti e selezionati soprattutto nel Centro-Sud. Centomila i fan presenti provenienti da tutta Italia (il 75% arrivava da fuori dall’Emilia Romagna e alcuni si sono organizzati con 200 bus per gli spostamenti). Obiettivo secondo: la musica, godersi un live, stare appicciati e magari pomiciare pure, siamo gente romantica. Parentesi: in questi due anni di attesa, con concerti fermi causa pandemia, sono state già fatte donazioni importanti di 200mila euro a favore del centro antiviolenza “Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate” (CADMI) e di 200mila euro a favore della Fondazione Pangea Onlus per il progetto “Emergenza Afghanistan”.

Ebbene, tornando al misterioso articolo di cui sopra che si intitola “Sia riconsacrato il Campovolo profanato dalle femministe” (che potete leggere cliccando sul tweet di Emma qui sotto riportato), abbiamo preso in considerazione diverse ipotesi. Quando l’articolista scrive che “il Campovolo è il tempio della differenza sessuale in musica, essendo il palcoscenico prediletto di Luciano Ligabue che ci ha appena organizzato uno dei suoi maxiconcerti. Il cantante correggese è il massimo esemplare di Vir Padano…”, vuole essere ironico? Con dispiacere, tocca dirgli che il tentativo è fallito. Sentite qualcuno ridere? Sarcasmo? Spiace, ma no. Allora forse il “nostro” vuole burlarsi di quelli che si indignano per poi dire (saltellando) “ah ci siete cascati, vi siete indignati!“? Con dispiacere tocca dirgli che c’è chi si è incazzato più che indignato, e lo esplicita bene Emma con un tweet: “Con questo articolo non offendete 7 artiste. Calpestate tutte le donne uccise per mano dell’ignoranza. La stessa ignoranza che ha generato questo articolo vomitevole. Mi vergogno per voi“. Qualcosa da aggiungere? Ci pensa Fiorella Mannoia: “Voi profanate la carta stampata, la rendete buona per… vabbe’ se semo capiti!“. Qualcosa da aggiungere? Sì. Frasi come “…hanno comiziato contro la violenza di genere e dunque, nel loro determinismo senza scampo e senza luce, contro il genere maschile” non si possono leggere. Che la vocazione sia la provocazione, il sarcasmo, un maldestro tentativo di ‘fare’ opinione, che sia quel che sia, è roba da sindrome di Takotsubo. È capitato anche a noi di sbagliare. Ce lo hanno fanno prontamente notare e ci siamo scusati. Orsù dunque, lancia in resta, chiudiamo questo piccolo ‘dialogo’, tra amici.