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Gran Premio di Baku, disastro Ferrari: Leclerc costretto al ritiro per problemi al motore, era al comando della gara. Fuori anche Sainz

La gara è iniziata male e finita peggio: Sergio Perez ha subito conquistato la leadership, poi quando il monegasco con la Rossa era riuscito a riconquistare la testa è arrivato il guasto che lo ha messo ko. Il suo compagno di squadra si era già ritirato pochi giri prima. E ora? Verstappen conquista la vittoria, la Red Bull non deve fare altro che scartare il regalo: il titolo è nelle loro mani

Disastro Ferrari al Gran Premio di Baku. La gara è iniziata male e finita peggio, con Charles Leclerc che vede sfumare sempre più il sogno del titolo Mondiale. Fortissimo nelle qualifiche, partito dalla pole ma subito superato dalla Red Bull di Sergio Perez, il pilota monegasco è stato costretto al ritiro per un guasto al motore proprio quando aveva appena riconquistato a fatica il comando della corsa. Non è andata meglio al compagno di scuderia Carlos Sainz, anche lui costretto a tornare ai box al nono giro per un problema idraulico alla macchina.

Insomma, i giochi in Azerbaijan sono finiti già al 21esimo giro per la scuderia di Maranello. La Red Bull e Max Verstappen non devono fare altro che scartare il bel regalo confezionato dalla Ferrari e conquistare una doppietta che è anche una spallata nella lotta per la classifica Piloti e Costruttori. L’olandese trionfa davanti al messicano Sergio Perez, con il britannico della Mercedes George Russell che completa il podio, arrivando un’altra volta davanti a Lewis Hamilton.

È il secondo guaio di affidabilità per la Ferrari dopo quello che ha tolto la vittoria a Leclerc a Barcellona: il Cavallino rampante sta attraversando una fase di crisi, dopo un inizio di stagione che aveva fatto sognare tutti i tifosi della Rossa. Dopo le due vittorie di Leclerc nei primi tre gran premi, sono arrivate 4 vittorie di fila targate Red Bull. L’ultima poi era stata frutto della figuraccia ai box degli uomini di Maranello, che nel cambio gomme aveva optato per una strategia fallimentare. L’Azerbaigian doveva essere la gara del riscatto, invece la Ferrari torna a casa con sempre più dubbi e meno certezze.