Giustizia & Impunità

Gratteri accusa Draghi: “È un esperto di finanza. Sulla giustizia non ci siamo proprio. Contrasto alle mafie? Siamo al liberi tutti”

Ospite al Maurizio Costanzo Show (la puntata andrà in onda mercoledì 25 maggio su Canale 5), il procuratore di Catanzaro ha attaccato duramente il governo e il parlamento: "C’è un’aria di restaurazione, di liberi tutti. È un momento brutto per il contrasto alle mafie. Sono stati fatti degli errori e la magistratura non ha avuto il coraggio di autoriformarsi. Quindi in questo momento c’è una sorta quasi di vendetta della politica nei confronti della magistratura dopo 30 anni”

Draghi è un esperto di finanza. Punto. Quando parliamo di sicurezza o di riforma della giustizia, non ci siamo proprio”. È un Nicola Gratteri a tutto campo quello che andrà in onda domani sera al “Maurizio Costanzo Show”. Ospite al teatro Parioli di Roma, il procuratore della Repubblica di Catanzaro non le manda a dire e ne ha per tutti a poche settimane dalla notizia che la ‘ndrangheta sta progettando di ucciderlo mediante un attentato esplosivo. Dalla lotta alle cosche mafiose al rapporto tra la magistratura e la politica. Gratteri non si risparmia rispondendo alle domande di Maurizio Costanzo: “C’è un’aria di restaurazione – dice il magistrato – C’è un’aria di liberi tutti. È un momento brutto per il contrasto alle mafie, alla criminalità organizzata e alla criminalità comune. È un momento in cui la magistratura è molto debole. Sono stati fatti degli errori e la magistratura non ha avuto il coraggio di autoriformarsi. Quindi in questo momento c’è una sorta quasi di vendetta della politica nei confronti della magistratura dopo 30 anni”.

“Oggi – aggiunge – si stanno facendo modifiche normative in Parlamento, ma soprattutto nel governo e poi il Parlamento ratifica. Il Parlamento è gestito da 8-10 persone, non di più. Gli altri votano quello che dicono quelle 8-10 persone. In questo momento c’è un governo dove, dal mio modestissimo punto di vista, Draghi è un esperto di finanza. Punto”. Chiaro il riferimento di Gratteri alle iniziative che il governo, in questi mesi, sta portando avanti sui temi della sicurezza e della riforma della giustizia. “Non ci siamo proprio”. E il Parioli applaude il magistrato che il Consiglio superiore della magistratura e le sue correnti non hanno voluto a capo della Direzione nazionale antimafia. Il 4 maggio, infatti, il Csm lo ha bocciato grazie anche ai voti determinanti del presidente e del procuratore generale della Corte di Cassazione. Contro il procuratore di Catanzaro hanno votato pure due dei tre consiglieri del Csm indicati dal Movimento Cinque Stelle che poi, attraverso i parlamentari calabresi, ha definito la mancata nomina di Gratteri alla Dna “alquanto incomprensibile” e “senza dubbio un’occasione persa”. Un esempio che potrebbe spiegare la frase del magistrato che andrà in onda domani al “Maurizio Costanzo Show”: “Gli altri votano quello che dicono quelle 8-10 persone”.