Mondo

Guerra in Ucraina, Starbucks lascia il mercato russo dopo 15 anni: pagherà lo stipendio ai 2mila dipendenti per sei mesi

La decisione, che si legge su Bloomberg, fa seguito alla sospensione delle attività - 130 locali, tutti con formula franchise - che era già avvenuta lo scorso marzo. Aveva aperto in Russia nel 2007, nel 2015 l'inaugurazione del 100esimo store

Starbucks uscirà completamente dalla Russia. La decisione, che si legge su Bloomberg, fa seguito alla sospensione delle attività – 130 locali, tutti con formula franchise – che era già avvenuta lo scorso marzo. Ora il colosso delle caffetterie ha detto che pagherà ai suoi 2mila dipendenti in Russia gli stipendi per sei mesi, e poi li aiuterà nella transizione verso un nuovo posto di lavoro. Punta perciò a concludere la sua esperienza sul territorio russo. L’azienda agisce in linea con altri grandi marchi della ristorazione, fra cui McDonlad’s, la cui apertura a Mosca nel 1991 è considerato fra i simboli che anticipano la caduta dell’Unione sovietica.

“Condanniamo gli orribili attacchi in Ucraina a opera di Mosca, e sosteniamo coloro che ne sono colpiti”, aveva detto Kevin Johnson in marzo (ex Ceo, che poi si è dimesso). “L’impatto umanitario di questa guerra è devastante e crea un effetto a catena percepito in tutto il mondo”, aveva proseguito. Starbucks, si legge su Forbes, aveva aperto in Russia nel 2007 e aveva poi inaugurato il suo 100esimo store all’interno del Paese nel 2015. Gli introiti che provenivano dal Paese erano pari all’1%.