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Ergastolo al primo soldato russo accusato di crimini di guerra. Kiev: “A processo altri 48”

Vadim Shishimarin, 21 anni, si è dichiarato colpevole dell’uccisione di Oleksandr Shelipov, un civile disarmato di 62 anni colpito alla testa nel villaggio di Chupakhivka nella regione di Sumy lo scorso 28 febbraio. In collegamento da Davos, la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova fa sapere: "Le autorità ucraine hanno una lista di circa 600 sospetti per crimini di guerra"

Fine pena mai. È stato condannato all’ergastolo il sergente Vadim Shishimarin, il primo soldato russo processato per crimini di guerra in Ucraina. Shishimarin, 21 anni, si è dichiarato colpevole dell’uccisione di Oleksandr Shelipov, un civile disarmato di 62 anni colpito alla testa nel villaggio di Chupakhivka nella regione di Sumy lo scorso 28 febbraio. Nel corso del processo che si è svolto nel tribunale distrettuale di Kiev, Shishimarin si è scusato con la vedova della vittima, Kateryna Shalipova, dicendole che riconosceva la sua colpa e chiedendole di perdonarlo. “Non volevo uccidere”, sono state queste le ultime parole del sergente, mentre il suo avvocato difensore, Viktor Ovsiannikov, ha detto alla corte che Shishimarin ha sparato dopo essersi rifiutato per due volte di eseguire l’ordine.

Il pubblico ministero Andriy Synyuk ha stabilito che gli argomenti della difesa non cambiavano l’essenza del caso. “Sono sinceramente pentito. Ero nervoso in quel momento, non volevo uccidere… però è successo”, aveva detto Shishimarin. Il militare ha sparato diversi colpi con un fucile d’assalto alla testa della vittima, che era su una bicicletta. Doveva obbedire agli ordini del suo superiore, si è difeso Shishimarin, ricordando che un ufficiale gli aveva detto di sparare all’uomo che stava parlando al telefono e che avrebbe potuto fornire informazioni sulla loro posizione. Shishimarin e altri militari russi si trovavano a bordo di un’auto e stavano scappando dalle forze ucraine. “Si merita l’ergastolo per aver ucciso mio marito”, era stata la risposta di Kateryna Shalipova, che aveva aperto alla possibilità di lasciare libero Shishimarin solo se entrasse a far parte di uno scambio di prigionieri “con i difensori di Mariupol” in modo da salvare “i nostri ragazzi”, ovvero i combattenti ucraini evacuati dalle acciaierie. E nel frattempo Kiev fa sapere che altri 48 militari russi saranno processati per crimini di guerra in Ucraina. Lo ha detto la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, in collegamento a Davos, ripresa dal Guardian. “Sospetti sono stati segnalati su 49 individui che abbiamo cominciato a perseguire per crimini di guerra”, ha detto la procuratrice, considerando anche il primo soldato russo condannato oggi all’ergastolo da un tribunale di Kiev. Le autorità ucraine hanno una lista di circa 600 sospetti per crimini di guerra, di cui due casi che riguardano tre persone sono già approdati in tribunale, ha detto.

Shishimarin farà appello contro la sentenza come ha affermato il suo avvocato. Oggi il Cremlino aveva espresso preoccupazione per la sua situazione: “Naturalmente siamo preoccupati per la sorte del nostro cittadino. Purtroppo non siamo in grado di difendere i suoi interessi sul campo. Questo è dovuto alla mancanza di fatto di operazioni delle nostre istituzioni [in Ucraina]. Ma questo non significa che smetteremo di considerare i modi per continuare i nostri sforzi attraverso altri canali”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.