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Il prete dello “scandalo delle orge in canonica” scrive un libro, scoppia la polemica: “Ho impiegato cinque anni e un biglietto per l’inferno”

L'ormai ex don Andrea Contin è tornato in queste ore alla ribalta delle cronache dopo che si è diffusa la notizia che il prossimo giugno uscirà "Mia madre era una ragazza. Morte di un prete a luci rosse", il romanzo dagli echi autobiografici a cui ha lavorato in questi anni di vita privata

Il prete dello “scandalo delle orge in canonica”, condannato per abusi sessuali, scrive un libro giallo e subito scoppia la polemica. L’ormai ex don Andrea Contin è tornato in queste ore alla ribalta delle cronache dopo che si è diffusa la notizia che il prossimo giugno uscirà “Mia madre era una ragazza. Morte di un prete a luci rosse“, il romanzo dagli echi autobiografici a cui ha lavorato in questi anni di vita privata nei “boschi della valle del Primiero e del Vanoi, in Trentino. “Per scrivere questo libro ho impiegato cinque anni e un biglietto andata e ritorno per l’inferno. Il titolo? È stata l’ultima frase che ho scritto”, ha spiegato Contin, 54 anni, al Corriere della Sera, presentando il suo scritto.

Dalle prime informazioni, il libro in questione è un giallo dai numerosi rimandi biblici che racconta le indagini intorno alla vicenda di Luca Canterletti, ex prete protagonista di uno scandalo sessuale trovato morto in casa una mattina di fine ottobre. Neanche a dirlo – delitto a parte – la trama ha subito rievocato, in primis alle vittime, i fatti per cui Contin ha scontato un anno di carcere: i festini a luci rosse che organizzava nella sua parrocchia nel Padovano dando sfogo a ogni genere di perversione con le sue amanti (sembra una ventina) e altri uomini tra cui un secondo prete. Orge che, come accertato dal processo conclusosi con la sua condanna, degeneravano in abusi, maltrattamenti e violenze di vario genere denunciati infine nel 2016 da due parrocchiane.

Proprio una di queste vittime, ha commentato la notizia con il Corriere: “Cosa ne penso del fatto che abbia scritto un libro? Guardi, credo si commenti da solo…”, ha detto. Nessuna replica da parte del diretto interessato: “È il romanzo di uno che è nato quattro volte, senza ancora mai morire davvero una sola volta”, ha detto.