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Kabul, esplosione in una moschea: oltre 50 morti, diversi feriti. L’attacco durante l’ultimo venerdì di Ramadan

Colpita la moschea sunnita di Khalifa Saeb: i fedeli al suo interno stavano eseguendo rituali. Nessuno, per ora, ha rivendicato la paternità dell'attacco

Un’esplosione nella moschea sunnita Khalifa Saeb di Kabul ha provocato oltre 50 morti e diversi feriti. Nessuno ancora ha rivendicato la paternità dell’attacco, l’ennesimo a colpire varie zone dell’Afghanistan contro la ‘pax talebana’ nel mese del Ramadan. Il fatto è avvenuto “due ore dopo la preghiera del venerdì, mentre i fedeli stavano eseguendo rituali“: lo fa sapere il vice portavoce del ministero, Bismillah Habib. Sul posto sono rapidamente arrivate numerose ambulanze, per trasportare i feriti verso un vicino ospedale, dove poi dei combattenti talebani hanno impedito l’accesso alla stampa.

Proprio questa mattina il gruppo jihadista Stato islamico dell’Iraq e del Levante – Provincia di Khorasan (Iskp, ramo afghano dell’Isis), ha rivendicato le due esplosioni a bordo di altrettanti minibus in cui ieri sono morte almeno nove persone a Mazar-i-Sharif. La settimana scorsa una moschea sciita nella stessa città è stata sventrata da un attentato che ha provocato la morte di almeno 12 persone, e che pure è stato rivendicato dal Iskp. E ancora, il giorno successivo almeno 36 persone sono rimaste uccise in un altro attentato contro una moschea a Kunduz (nordest). Alcuni giorni prima, una bomba in una scuola maschile in un quartiere sciita di Kabul ha causato la morte di sei persone. Save the Children ha lanciato un appello per l’Afghanistan affermando che l’aumento del costo del cibo costringe molte famiglie afghane e i loro bambini a sfamarsi solo con pane e acqua. Dalla presa di potere dei talebani nell’agosto scorso, il costo della vita e i prezzi del cibo sono saliti alle stelle. Un chilogrammo di grano costa quasi il 45% in più rispetto al giugno 2021.

Poco prima dell’attentato alla moschea Khalifa Saeb, il leader supremo del Paese – Hibatullah Akhundzada – in un discorso in occasione della fine del Ramadan ha invitato la comunità internazionale a riconoscere il governo talebano, affermando che il ripristino delle relazioni diplomatiche aiuterebbe a risolvere i problemi del Paese. Akhundzada ha anche elogiato l’apparato di sicurezza. L’Afghanistan, ha detto, ora dispone di “un forte esercito islamico e nazionale”, nonché di “una forte organizzazione di intelligence”.