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“È un futuro serial killer, il prossimo Ted Bundy”: mamma uccide il figlio di 5 anni e seppellisce il cadavere nel bosco

I fatti sono successi sei mesi fa ad Abington, nel Massachusetts, e ora per la donna, 35 anni, è arrivata l'accusa formale di omicidio. A riferire la vicenda è, tra gli altri, il Boston Globe che ricostruisce i fatti

“È un futuro serial killer, sarà il prossimo Ted Bundy”: così aveva detto più volte Danielle Dauphinais ad un’amica, prima di uccidere e seppellire nel bosco il figlio di 5 anni. I fatti sono successi sei mesi fa ad Abington, nel Massachusetts, e ora per la donna, 35 anni, è arrivata l’accusa formale di omicidio. A riferire la vicenda è, tra gli altri, il Boston Globe che ricostruisce i fatti: Danielle viveva con il fidanzato, il piccolo Elijah Lewisv e altri cinque figli a Merrimack, nel New Hampshire. L’omicidio è stato commesso in un arco di tempo compreso tra il settembre 2020 e il settembre 2021 ma la vicenda è emersa solo scorso ottobre, quando il Dipartimento locale per l’infanzia ha lanciato l’allarme denunciando la scomparsa del bimbo, su segnalazione delle insegnanti che da diverse settimane non lo vedevano a scuola. Così la polizia ha iniziato le ricerche, culminate con il ritrovamento del suo cadavere sotterrato in una fossa poco profonda tra i boschi di Abington.

Subito i sospetti degli inquirenti si sono concentrati sull’ambito familiare: dall’autopsia è emerso che il piccolo Elijah aveva ferite al viso e alla testa, ma presentava anche segni di malnutrizione, piaghe da decubito e avvelenamento da Fentanil. Ad incastrare la madre 35enne sono state però le sue chat con un’amica, con la quale si lamentava del comportamento del figlio, definendolo ingestibile e dicendo di chiamarlo “il prossimo Ted Bundy o Jeffrey Dahmer” (due noti serial killer, ndr). “È così triste ma non ho alcun legame con questo bambino. Voglio che se ne vada”, scriveva ancora la donna nei messaggi. Ora è stata arrestata ed è formalmente accusata dell’omicidio, insieme al fidanzato 30enne: entrambi sono ritenuti responsabili non solo della sua morte, ma anche di aver chiesto a diverse persone di mentire sulle condizioni di vita di Elijah dopo aver appreso che gli operatori dei servizi sociali lo stavano cercando.