Calcio

Due anni di carcere per il fondatore del sito pirata “Rincòn de Roja Directa”: con lo streaming illegale introiti per un milione di euro

Miguel T.G, riferiscono i media spagnoli, è stato condannato anche al risarcimento di 500.000 euro a Lega Calcio spagnola, Mediapro e a varie associazioni di film e videogiochi. Per l'accusa, il fondatore del sito è colpevole di "pirateria online e violazione della proprietà intellettuale altrui"

Ha patteggiato una condanna a 2 anni di prigione l’inventore del “El Rincòn de Roja Directa” celebre sito di streaming gratuito – e illegale – che trasmetteva le partite dei campionati di calcio internazionali, oltre che di basket, tennis e di tutte le principali discipline sportive. L’uomo ha accettato anche una condanna al risarcimento di una somma di 500.000 euro a Lega Calcio spagnola, Mediapro e a varie associazioni di film e videogiochi.

Per l’accusa, il fondatore del sito – colpevole di “pirateria online e violazione della proprietà intellettuale altrui” – tra il 2013 e il 2018 avrebbe guadagnato oltre 1 milione di euro grazie agli introiti pubblicitari che provenivano dal suo sito: Miguel T.G. ha ammesso di essere colpevole, per questo motivo il pm ha ridotto la pena di reclusione da cinque a due anni e ha ritirato l’accusa nei confronti della madre, per la quale inizialmente aveva chiesto la stessa condanna dell’uomo.

Aggiornato il 19 maggio 2022 alle 14.

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Riceviamo e pubblichiamo
“Egregi Signori,
con riferimento al Vostro articolo del 22 aprile 2022, intitolato “Rojadirecta, due anni di carcere per il fondatore del sito pirata: con lo streaming illegale introiti per 1 milione di euro”, preciso che trattasi di evidente errore sia sulla persona coinvolta, non essendo stato oggetto, né recentemente né in passato, di alcuna condanna penale, sia sulla piattaforma, considerando che l’intervento della magistratura spagnola ha interessato la piattaforma “Riconrojadirecta”, e che Rojadirecta, al contrario, non è in alcun modo coinvolta nei fatti da Voi descritti.

In Spagna, Paese in cui ha sede il Sig. Seoane e dove si è svolto il procedimento che gli è stato erroneamente attribuito, l’unico procedimento penale che ha indagato sulla piattaforma
Rojadirecta, conclusosi con una decisione giudiziaria divenuta definitiva, ha stabilito che l’attività dalla stessa svolta non è da considerarsi illecita”.

Prof. Avv. Giovanni Maria Riccio
Avv. Gabriella Amato

Ilfattoquotidiano.it prende atto della precisazione dei legali che riguarda in effetti un errore del tutto incolpevole, dovuto alla similitudine dei nomi delle due piattaforme online, come dimostra la citazione nell’articolo del signor Miguel T.G. e non del signor Seoane. Per questo motivo e per evitare ogni ulteriore equivoco la versione aggiornata dell’articolo riporta il nome “El Rincòn de Roja Directa” anziché Rojadirecta che è estraneo da ogni addebito citato in questa pagina.