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Oggi è un altro giorno, le previsioni del mistico indiano Sadghuru: “La terra diventa deserto, sempre meno cibo”

All'anagrafe Jaggi Vasudev, il 64enne è uno scrittore, oltre ad essere tra i massimi esperti mondiali di yoga e meditazione, tanto da diventare consulente dell'Onu in particolare per l'impegno ambientale e per le sue campagne a sostegno dello sviluppo sostenibile e contro il consumo indiscriminato di suolo in tutto il mondo

C’era anche il mistico indiano Sadghuru gli ospiti di Serena Bortone nella puntata di Oggi è un altro giorno di venerdì 1° aprile. All’anagrafe Jaggi Vasudev, il 64enne è uno scrittore, oltre ad essere tra i massimi esperti mondiali di yoga e meditazione, tanto da diventare consulente dell’Onu in particolare per l’impegno ambientale e per le sue campagne a sostegno dello sviluppo sostenibile e contro il consumo indiscriminato di suolo in tutto il mondo. Proprio di questi temi ha parlato nel salotto di Rai 1: “La parola Sadhguru significa ‘guru non istruito’, è una descrizione, non un titolo. Significa che io conosco questa parte di vita, dall’origine alla fine, ma non conosco il resto di ciò che è oltre”, ha detto spiegando il suo nome “d’arte”.

Quindi ha lanciato l’allarme con le sue previsioni circa la scarsità di cibo che colpirà presto il nostro pianeta: “Ogni secondo perdiamo un acro di terra che diventa deserto, molti agricoltori si suicidano in tutto il mondo. Tutti gli scienziati indicano che entro il 2045 produrremo molto meno cibo, ma la nostra popolazione aumenterà. Tutti sanno il problema ma nessuno interviene – ha analizzato Sadhguru -. La maggior parte delle persone si lamenterà quando il disastro sarà avvenuto, ma possiamo ancora intervenire: non possiamo lasciare un disastro alle prossime generazioni”.

Poi ha raccontato il suo percorso spirituale, sottolineando come sia importante per l’essere umano non trascurare questi aspetti: “A 25 anni ho avuto la mia prima esperienza mistica: ero su una collina e per qualche minuto non capivo più cosa fossi io e cosa fosse tutto il resto. Stavo piangendo, ogni cellula del mio corpo era in estasi. Così pensai: ‘Ora farò in modo che tutto il mondo possa vivere felice’. C’è chi dice che siamo troppi su questo pianeta e la popolazione crescerà ancora, ma l’importante è la felicità – ha ricordato Jaggi Vasudev -. Le persone non hanno compreso ciò che hanno raccolto, il nostro corpo è l’accumulo di tutto ciò che abbiamo mangiato e la nostra mente è l’accumulo di tutto ciò che abbiamo vissuto e appreso. In realtà c’è distanza tra noi e il nostro corpo e la nostra mente e la fine della sofferenza si realizza solo riducendola”. Sadhguru si trova in questi giorni in Italia per partecipare ad un evento con, tra gli altri, Malika Ayane e Fabio Volo.