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Georgii Zantaraia, il judoka ucraino non abbandona Kiev e combatte: “Non me ne andrò finché tutto questo non sarà finito”

Quando la Russia ha invaso l’Ucraina l'atleta è rimasto nella capitale, dove ha una scuola di judo e dove si è presentato come candidato alle ultime elezioni comunali, armandosi anche se oggi è addetto alla distribuzione dei viveri

Il judoka ucraino che difende Kiev armi in pugno. Georgii Zantaraia, ex campione mondiale di judo nel 2009, ha raccontato a Repubblica i suoi sentimenti antirussi e la necessità vitale di combattere contro l’esercito invasore per liberare la sua patria ucraina. Zantaraia ha 34 anni, è nato da genitori georgiani e si è trasferito a Kiev quando ne aveva cinque. Quando la Russia ha invaso l’Ucraina l’atleta è rimasto nella capitale, dove ha una scuola di judo e dove si è presentato come candidato alle ultime elezioni comunali, armandosi anche se oggi è addetto alla distribuzione dei viveri. “Ho tutto quello che mi serve – ha spiegato – ma ognuno qui è armato, stiamo difendendo il nostro paese e le nostre città”. Zantaraia, proprio nelle prime ore in cui il conflitto russo-ucraino si è infiammato, aveva pubblicato sulle sue stories di Instagram la foto della sua mitragliatrice AK-47. “La situazione è terribile”, ha continuato il judoka ricordando che le bombe russe sventrano palazzi e case. “Per me è come fosse un’altra vita, ora il presente è stare qui tra la mia gente”. Zantaraia specifica che proprio di fronte al conflitto ha deciso di non fare come i suoi genitori che nel 1992 scapparono dalla Georgia in fiamme. “Nel mio sangue c’è la Georgia, ma il mio paese ora è questo. Non me ne andrò mai finché tutto questo non sarà finito”. Infine la stoccata a Putin, judoka come lui: “Un judoka non farebbe mai questo. Putin non è un judoka, ma solo un aggressore”.