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Guerra Russia-Ucraina, Kiev chiede supporto a Musk: “Garantisci Internet”. E il fondatore di Tesla mette a disposizione i servizi di Starlink

In meno di 120 caratteri, il vice-premier con delega alla Trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, è riuscito a ottenere il supporto pratico del fondatore di Tesla per garantirsi una copertura di Rete con banda langa nel caso dovesse saltare nel Paese rendendo complicate le comunicazioni

L’Ucraina chiama ed Elon Musk risponde. Mentre Vladimir Putin ha lanciato l’invasione russa parlando in tv per 50 minuti con un discorso partito dalle concessioni fatte da Lenin ai territori dell’Unione Sovietica, il governo di Kiev sta rispondendo all’offensiva di Mosca con la comunicazione social. Non solo i video e i tweet di Volodymyr Zelenski per incitare alla resistenza e raccontare tutti i rapporti con gli altri leader dell’asse occidentale. In meno di 120 caratteri, il suo vice con delega alla Trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, è riuscito a ottenere anche il supporto pratico di Elon Musk, patron di Tesla, per garantirsi una copertura di Rete con banda langa nel caso dovesse saltare nel Paese rendendo complicate le comunicazioni.

Fedorov, sabato mattina, ha rivolto un appello a Musk, direttore finanziario della compagnia aerospaziale SpaceX: “Mentre tu cerchi di colonizzare Marte, la Russia cerca di occupare l’Ucraina. Mentre i vostri razzi atterrano con successo dallo spazio, i razzi russi attaccano il popolo civile ucraino. Vi chiediamo di fornire all’Ucraina le stazioni Starlink e di rivolgerti ai russi sani di mente a ribellarsi”.

Starlink è il progetto del visionario statunitense che garantisce l’accesso alla Rete attraverso una costellazione di satelliti miniaturizzati – se ne contano già più di 1.800 – che orbitano nell’atmosfera bassa. Una richiesta che non è caduta nel vuoto. Più volte citato nei commenti dagli utenti di Twitter che chiedevano una risposta, Musk dopo qualche ora ha annunciato di aver deciso di attivare il suo servizio: “Il servizio Starlink è ora attivo in Ucraina. Altri terminal in arrivo”. Un modo per garantire le comunicazioni via Internet nel Paese che rischia – e in parte sta già avvenendo – di trovarsi con problemi di connessione.