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Fabio Picchi, Paolo Hendel legge una sua poesia e rende omaggio allo chef: “Una delle tante cose belle scritte da lui che terremo care”

“Voglio bene al candore dei bambini e dei burattini. E voglio mangiare e amare nella consapevolezza che il vivere in semplice e utile allegria, senza spreco e senza avarizia, è stato d’animo necessario per una rivoluzione pacifica e invincibile sull’inutilità dell’odio”. Sono alcune parole di uno scritto di Fabio Picchi, morto pochi giorni fa a 67 anni dopo una lunga malattia, che Paolo Hendel ha voluto leggere per rendere omaggio allo chef. “Una delle tante cose belle scritte da lui, una delle tante cose di lui che ci piace ricordare e che terremo care”