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Ucraina, Parlamento Ue ufficializza le sanzioni in caso di invasione: “No al Nord Stream 2 ed esclusione Russia dal sistema bancario Swift”

"In caso di conflitto le sanzioni dovranno includere l’esclusione della Russia dal sistema bancario Swift, sanzioni individuali, congelamento dei beni finanziari e fisici nell’Ue degli oligarchi e e divieti di viaggio", si legge nel documento preparato dai capigruppo sulla situazione al confine russo-ucraino pubblicata dopo il dibattito in aula a Strasburgo

Sanzioni individuali, congelamento di beni finanziari e fisici, restrizioni di viaggio, ma anche l’esclusione del Paese dal sistema bancario Swift. Il Parlamento europeo ha ufficializzato la propria posizione sulle eventuali sanzioni alla Russia in caso di invasione militare in Ucraina. La plenaria di Strasburgo ha reso nota la sua posizione in una dichiarazione congiunta dei capigruppo sulla situazione al confine russo-ucraino, pubblicata dopo il dibattito in aula. “In caso di conflitto le sanzioni dovranno includere l’esclusione della Russia dal sistema bancario Swift, sanzioni individuali, congelamento dei beni finanziari e fisici nell’Ue degli oligarchi e e divieti di viaggio”, si legge nel documento preparato dai capigruppo.

E nel testo viene incluso anche il gasdotto Nord Stream 2 che, se dovesse ricevere tutte le autorizzazioni finali, è già pronto a rifornire la Germania con il gas russo per una portata di 55 miliardi di metri cubi all’anno. Un punto, questo, sul quale hanno spinto con forza gli Stati Uniti, riuscendo a portare dalla loro parte anche Berlino che da uno stop del genere sarebbe il governo più danneggiato economicamente. “Ribadiamo inoltre la nostra richiesta di interrompere immediatamente il progetto Nord Stream 2 se la Russia dovesse lanciare un attacco”, si legge infatti nel testo.

“La minaccia alla sicurezza dell’Ucraina è una minaccia per l’ordine internazionale e per l’Europa nel suo insieme – è la motivazione con cui il Parlamento motiva la propria presa di posizione – Condanniamo la presenza militare al confine con l’Ucraina, in Bielorussia, nella Crimea, annessa illegalmente, sul Mar Nero, nonché nelle entità separatiste non riconosciute di Donetsk e Luhansk. Sosterremo fermamente l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti e siamo determinati a sostenere una risposta severa se la Russia dovesse continuare a non rispettare i suoi impegni e obblighi internazionali e lanciare un attacco contro l’Ucraina”.