Cronaca

Covid, Gimbe: nell’ultima settimana -27,2% di contagi, calano i ricoveri e le intensive ma non i decessi. Oltre 7 milioni ancora senza dose

Dal 2 all'8 febbraio i casi di Covid sono stati 649.345 rispetto ai 900.027 della settimana precedente. Un calo dovuto "in parte alla minore circolazione del virus, documentata dalla riduzione del tasso di positività dei tamponi, e in parte alla riduzione dei tamponi", spiega l'istituto diretto da Nino Cartabellotta. Che avverte: "I dati legittimano cauto ottimismo, non mosse azzardate"

Dal 2 all’8 febbraio i nuovi casi di Covid-19 in Italia vedono per la seconda settimana di fila una netta flessione: -27,9%. Sono stati infatti 649.345 rispetto ai 900.027 della settimana precedente. Un calo dovuto “in parte alla minore circolazione del virus, documentata dalla riduzione del tasso di positività dei tamponi, e in parte alla riduzione dei tamponi” che, tra antigenici e molecolari, nello stesso arco di tempo è calata del 15,5%. A rilevarlo è il nuovo monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe, che però avverte: “I dati legittimano cauto ottimismo, non mosse azzardate”. Continua anche il lento calo della pressione sulle strutture ospedaliere: nella settimana 2-8 febbraio si è osservata una riduzione del 7,7% dei ricoverati (18.337 rispetto ai 19.873 della settimana precedente) e dell’11,2% dei ricoveri nelle terapie intensive (1.376 rispetto a 1.549). Mentre non accennano a calare i decessi, che sono stati 2.587 (+0,2%), di cui 251 riferiti a periodi precedenti.

La riduzione percentuale dei nuovi casi, riporta Gimbe, si osserva in tutte le regioni a eccezione di Calabria, Sardegna e Sicilia (sulla quale pesano i ricalcoli dell’ultima settimana): si va dal -9,4% della Basilicata al -50,4% della Valle d’Aosta. Ma sono ancora 70 le Province con incidenza superiore ai mille casi per 100mila abitanti, distribuite in tutte le Regioni ad eccezione di Molise e Valle d’Aosta. Per quanto riguarda la campagna vaccinale, si registra un ulteriore crollo di nuovi vaccinati nella fascia d’età 5-11 anni (-35,2% nell’ultima settimana) e tra gli over 50 (-41,6%). In generale, le nuove prime dosi dal 2 all’8 febbraio sono state 186.744 rispetto alle 278.940 della settimana precedente (-33,1%). Gli italiani che non hanno ancora ricevuto nemmeno una somministrazione di vaccino, ricorda l’istituto presieduto da Nino Cartabellotta, sono 7,1 milioni, mentre l’85,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e l’82% ha completato il ciclo vaccinale. Il tasso di copertura delle terze dosi è invece all’83,5%.