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Sanremo 2022, Jovanotti sorprende e commuove l’Ariston. La poesia di Mariangela Gualtieri e il saluto agli studenti: “Anni duri per le scuole”

"A scuola ero il peggiore della classe a disegnare e continuo a esserlo. E sono anche daltonico, quindi ho usato un solo colore", dice Amadeus. Poi, visibilmente commosso, mostra il disegno realizzato in diretta sul palco dell'Ariston

Invocato invano per due edizioni, alla fine Lorenzo Jovanotti ha ‘ceduto’ e per l’amico Amadeus è arrivato al Festival di Sanremo. Il conduttore e direttore artistico della kermesse musicale lo ha infatti accolto come un “super-amico” più che come un ospite. Jovanotti, che secondo la moderna grammatica del festival è un superospite. “Noi eravamo giovani, ragazzini: c’ero io, tu, Fiorello, Gerry Scotti, Linus, gli 883, Nicolò Savino, Leonardo Pieraccioni etc. i ragazzi di via Massena, dove c’era Radio Deejay”, ha esordito Jovanotti. Amadeus: “Tu in questi anni, me lo ricordo da quando facevi 1,2, 3 Jovanotti, hai fatto successi, canzoni, hai fatto ballare milioni di persone e ancora continui, concerti, spettacoli. Il brano ‘La primavera’ è il più suonato in tutte le radio. Hai fatto viaggi in bicicletta incredibili. Ecco, ci sentiamo sempre ma ora che ti vedo dopo tanti anni, ti chiedo: come stai?”, ha detto Amadeus a Jova.

“Sto bene, sono molto contento di essere qua. Abbiamo passato tutti, chi più chi meno, un paio di anni complicati, difficili, però bisogna sempre cercare di capire cosa c’è nelle cose che ti accadono e so che sono stati anche degli anni di riscoperta. Io ad esempio so che tu hai riscoperto questo tuo enorme talento legato all’arte, alla pittura. Amedeo Sebastiani sembra Amedeo Modigliani – ha detto Jovanotti -.Credo che a Sanremo sia successo di tutto ma nessuno ha mai dipinto in scena. Quindi vorrei fare questa cosa, che non ci siamo praticamente neanche detti. Abbiamo cercato un banco di scuola, eccolo qui. Anzi, ne approfitto per salutare gli studenti: sono stati anni duri anche per le scuole. Ti do anche un tema: il mio Sanremo”, ha detto Jovanotti.

Così il conduttore e direttore artistico ha iniziato a colorare, mentre Jovanotti ha cominciato a raccontare: “A me in questi due anni ha aiuto la poesia. La poesia riempie i vuoti, ti lascia davanti a un abisso e al cielo e tu stai lì in mezzo ma riesci a non sentirti soli perché ti accorgi che nell’arco del tempo la poesia ha parlato di cose che neanche tu sapevi. La poesia risponde a domande che neanche ti sei fatto. Stasera vorrei dirvi una poesia di un poeta, qualcuno dice poetessa ma io dico poeta, che non ha genere. Una poesia di Mariangela Gualtieri. Si chiama ‘Bello mondo'”. Poi, dopo aver letto la poesia, ha intonato ‘Che Sarà’ dei Ricchi e Poveri.

Alla fine dell’esibizione, Jovanotti si è avvicinato ad Amadeus. E il conduttore ha “confessato”: “A scuola ero il peggiore della classe a disegnare e continuo a esserlo. E sono anche daltonico, quindi ho usato un solo colore”. Poi, visibilmente commosso, ha aggiunto: “Però ci tengo a dire che per me Sanremo è un sole, un abbraccio grande della gente prima di entrare al Festival. Ecco per me è il ‘Festival della gioia e dell’amicizia vera. Grazie a Lorenzo, ti voglio davvero bene”, ha infine concluso.