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Sanremo 2022, Achille Lauro: “Sono anni che cerco di distruggere la mia carriera”. C’è un modo infallibile, eccolo

Il cantante si è raccontato in una intervista al Corriere della Sera prima dell'esperienza sanremese

In un’intervista al Corriere della Sera, Achille Lauro fa Achille Lauro. Col giornalista sembra esserci una bella intesa e così Achille Lauro si lascia andare al racconto di molte cose interessanti: dopo i tre album pubblicati durante la pandemia, il cantautore si è fermato per un po’ ed è andato a vivere sull’isola di Albarella con 6-7 persone. Chissà perché 6-7: forse una andava e veniva, come la marea, poesia. In ogni caso Achille Lauro e 6-7 hanno lavorato a 150 canzoni e “ad altri progetti per il futuro” (più aventi nell’intervista spiega: “Ho dei progetti legati al cinema con Amazon, ho appena fatto un concerto in cui ho creato il primo NFT live, presto avrò un progetto legato al Metaverso e al mondo del gaming“. Achille Lauro promette bene eh? Sembra un’imprenditore illuminato). Ci pare per davvero un ragazzo dal cuore d’oro, Achille Lauro e per questo, di fronte un così eclatante zelo artistico-produttivo (150 canzoni), non facciamo una grinza. Quattro volte al festival, a proposito della sua canzone di questa edizione 2022, “Domenica”, che eseguirà con l’Harlem Gospel Choir, precisa: “Più che di somiglianze con “Rolls Royce” parlerei di una mia identità che mi piace mantenere anche se sono anni che cerco di distruggere la mia carriera, ma ancora non ci sono riuscito. Sono divisivo e credo che questa sia la mia forza”. Qui, Achille Lauro fa Achille Lauro in modo maestoso, l’atmosfera è quasi punk: “Sono anni che cerco di distruggere la mia carriera”. Ora noi della redazione di FQMagazine, sommessamente, facciamo notare ad Achille Lauro che c’è una cosa che ci riesce indiscutibilmente, a distruggere le carriere: un’infilata di canzoni brutte. Ne bastano, toh, tre. Uno ci può mettere intorno opere d’arte clamorose, ma se l’idea è quella di fare la rockstar, allora contano solo le canzoni. Speriamo non sia così, perché abbiamo voglia di vedere Achille Lauro in tour, a maggio e soprattutto, abbiamo voglia di live.