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Leucemia mielomonocitica cronica, cos’è la malattia che ha colpito Baricco. Il presidente Ail: “Rara, unica arma il trapianto”

Spiega il presidente dell'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma che le malattie come la leucemia mielomonocitica cronica "sono a decorso lento: a volte durano parecchi mesi, un anno, due, tre, il paziente soprattutto all'inizio spesso fa una vita normale. Ma poi il rischio di queste forme è che si trasformino in una vera e propria leucemia mieloide acuta che è una patologia estremamente grave"

La delicatezza con la quale Alessandro Baricco ha comunicato la malattia è commovente”. Così uno dei tanti, tantissimi tweet di affetto, sostegno e vicinanza allo scrittore torinese che ieri 22 gennaio, con un post, ha comunicato ai follower e ai suoi lettori di avere la leucemia mielomonocitica cronica e di attendere un trapianto si staminali che gli saranno donate da sua sorella Enrica. Cos’è la leucemia mielomonocitica cronica? Spiega Sergio Amadori, presidente di Ail, Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma che le malattie come la leucemia mielomonocitica cronica “sono a decorso lento: a volte durano parecchi mesi, un anno, due, tre, il paziente soprattutto all’inizio spesso fa una vita normale. Ma poi il rischio di queste forme è che si trasformino in una vera e propria leucemia mieloide acuta che è una patologia estremamente grave. Il motivo per cui è stato deciso il trapianto è proprio questo: si fa un pò di chemioterapia di contenimento, si prova a cercare nella famiglia o fuori un donatore e si procede. Si tratta di un’opzione se il paziente, e nel caso di Baricco sembra sia reale, è in ottime condizioni generali senza grosse patologie concomitanti e che può quindi sostenere il trapianto stesso. L’unica strategia che può portare alla guarigione”. La sorella Enrica, compatibile, è la strada per la guarigione dello scrittore: “Di fronte a una diagnosi come questa – aggiunge Amadori – il paziente fa la domanda ‘Posso guarire? Cosa si può fare per eliminare la malattia?’ L’unica arma oggi disponibile è il trapianto di cellule staminali da donatore. Nel caso di Baricco ho letto che c’è una sorella che è stata trovata compatibile, quindi si farà il trapianto. La patologia fa parte di un gruppo di malattie dette mieloproliferative croniche che si possono osservare a qualunque età ma soprattutto colpiscono i soggetti con una certa età. L’età media di insorgenza viaggia tra i 50 e i 70 anni: con l’età che avanza queste forme diventano più frequentemente visibili ma globalmente la patologia è rara per tutti e quando colpisce qualcuno preferisce i soggetti adulti in età avanzata. L’età media è intorno a 60 anni”.