Cronaca

Fino a 5mila euro a chi apre un’impresa o si trasferisce a Roseto Valfortore: il bando contro lo spopolamento del “borgo fantasma”

L'obiettivo è innanzitutto favorire il ritorno e il fiorire di nuove imprese che portino economia sul territorio e i fondi verranno assegnati in ordine cronologico di arrivo della richiesta, mentre per il l bando familiare si darà "priorità ai cittadini rosetani"

Roseto Valfortore è uno dei borghi più belli d’Italia secondo l’omonimo sito web. Eppure questo non basta a convincere i suoi (già pochi) cittadini a restare. Così da anni il paesino sul monte Saraceno, in provincia di Foggia, deve combattere contro lo spopolamento: con i suoi attuali 997 abitanti si è guadagnato il soprannome di “borgo fantasma“. Ma la sindaca Lucilla Parisi, 50 anni, ha deciso di lanciare una nuova iniziativa: a chi apre nuove attività commerciali, artigianali e agricole sul territorio, o a chi trasferisce lì la propria residenza, il Comune offre fino a 5mila euro. Precedenza ai rosetani, però. Mentre la scadenza per presentare le domande è il 28 febbraio 2022.

Due tipi diversi di bando, entrambi consultabili sul sito del Comune, uno rivolto alle imprese e uno alle famiglie. Il comune stanzia in totale 50mila euro a fondo perduto, per un ammontare massimo di appunto 5mila euro a domanda. L’obiettivo è innanzitutto favorire il ritorno e il fiorire di nuove imprese che portino economia sul territorio: i soldi verranno assegnati in ordine cronologico di arrivo della richiesta, mentre per il bando familiare si darà “priorità per i nuclei familiari di cui fa parte almeno un cittadino rosetano“, si legge nel bando.

È questa l’idea della sindaca Parisi, che grazie a un finanziamento straordinario del ministero dell’Interno destinato alle aree interne marginali, punta così a ripopolare il piccolo borgo tra Puglia e Campania. Il fondo, spiega il comune, è rivolto principalmente ai rosetani che hanno lasciato il paese, che ha una densità di abitante per chilometro quadro pari a 19,2. In ogni caso il Comune è aperto a nuove e altre soluzioni. Come quando, nell’aprile 2021 il Consiglio comunale aveva deciso di acquisire le case abbandonate e assegnarle a imprenditori desiderosi di investire.