Politica

Caso Moby, l’ex ministro Toninelli: “Non ho mai ricevuto pressioni da Grillo o da altri per aiutare qualcuno. E lo testimonia la mia attività”

Non ho mai aiutato alcun concessionario nella mia attività di ministro”. Il senatore del Movimento 5 stelle ed ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, risponde così ai cronisti che fuori dal Senato gli chiedono un commento sull’inchiesta che vede indagato Beppe Grillo per traffico d’influenze. “Con Moby e Tirrenia parlano i fatti per il sottoscritto – ha dichiarato- basta digitare Onorato e il mio nome su qualsiasi motore di ricerca e si vede cosa ho fatto da ministro. Ossia zero proroghe delle concessioni e gare pubblica, quello che i concessionari vedono come fumo negli occhi”. E poi ha aggiunto: “Chi mi conosce lo sa che non avrebbe mai potuto fare pressioni nei miei confronti perché l’avrei mandato a quel paese . Non ho mai ricevuto alcuna richieste di favori per aiutare Onorato, i Benetton o altri concessionari, mai, e lo testimoniano i fatti e l’indirizzo politico che è stato portato avanti al Ministero che non era nell’interesse di Onorato, ma nell’interesse generale”. Il senatore M5s ha ripercorso la vicenda delle concessioni marittime: “Onorato voleva mantenere la concessione, scaduta nel 2020. Quando sono arrivato al ministero ho detto ai concessionari che si sarebbero sognati le proroghe. Diedi l’indirizzo alla Direzione generale del Ministero di preparare le carte per fare una nuova gara. E Onorato era uno dei partecipanti, non l’aggiudicatario della gara”. Ha inciso sulla mancata riconferma a Ministro nel governo ‘Conte2’? “Non lo so è una domanda a cui non posso rispondere perché non ho elementi per rispondere. Di sicuro non ho lavorato da ministro per farmi amici potenti, ma per i cittadini affinché ricevessero servizi più efficienti, questo ha comportato che stessi sulle scatole a tante persone potenti”