Attualità

MavaChou, la famosa youtuber si è tolta la vita: aperta indagine per “istigazione al suicidio attraverso molestie virtuali”

La denuncia del compagno della youtuber: "Sui social media è stato detto che Maëva era una madre violenta, che i bambini avrebbero avuto accesso a film porno sul mio computer. Siamo stati paragonati ai pedofili e l'ex marito non hai mai smentito queste voci"

“Il tragico destino di una normale youtuber” titola Le Parisien. La notizia è quella della morte di Maeva Frossard, nota ai suoi 157.000 iscritti sul canale YouTube con il nome di MavaChou. Il suo ultimo video lo aveva postato il 15 dicembre, scorso mentre l’ultimo scatto condiviso su Instagram risale al 18 dicembre. Poi, il vuoto. MavaChou si è infatti tolta la vita il 22 dicembre 2021, dopo essere diventata bersaglio di insulti e offese sul web. Proprio quel web che le aveva regalato la popolarità si è improvvisamente trasformato in un luogo triste e buio. 32 anni, 4 figli e un difficile divorzio alle spalle, quello con Adrien Czajczynski, con il quale aveva aperto il canale YouTube nel 2015. Unboxing, ricette, acquisti, scherzi: una narrazione semplice che aveva appassionato fin da subito migliaia di utenti. Nel 2020 la separazione, raccontata anche dall’uomo sui social. La sua versione avrebbe fatto scatenare gli odiatori seriali e così la donna è diventata il capro espiatorio su cui sfogare la loro frustrazione.

Come riportato dall’ Huffington Post, il nuovo compagno della donna ha recentemente rivelato alla tv francese che nell’ultimo anno Maeva aveva già tentato il suicidio e che stava ricevendo un supporto psicologico. “Ho visto la sua discesa agli inferi“, ha detto lui. Poi ha aggiunto: “Sui social media è stato detto che Maëva era una madre violenta, che i bambini avrebbero avuto accesso a film porno sul mio computer. Siamo stati paragonati a Michel Fourniret (pedofilo e serial killer), a Myriam Badaoui (condannata per sette stupri di bambini a Outreau)”.

Infine ha concluso: “Ho iniziato ad avere paura quando il nome della nostra città è trapelato su internet, le foto della nostra strada sono state nuovamente pubblicate. Qualsiasi persona instabile poteva venire e farci del male. Il problema è che Adrien (l’ex marito, ndr) non ha mai smentito queste voci“.

“Presentiamo reclami, chiediamo aiuto e a nessuno importa”, aveva detto la youtuber in un’intervista rilasciata alla trasmissione Sept à Hunt il 7 dicembre, denunciando una vicenda che ora è terminata nel peggiore di modi. Adesso le autorità hanno aperto un’indagine per istigazione al suicidio attraverso le molestie virtuali; verrà esaminato anche il ruolo dell’ex marito dell’influencer.