Diritti

“Per sostenere i nostri figli con autismo abbiamo preso una cascina e fondato una casa-famiglia. Qui imparano un lavoro e curano passioni”

L'idea di tre famiglie che hanno investito i loro risparmi in un progetto comunitario: così è nata la Fondazione Oltre il Blu. Che dall'estate prossima potrà accogliere, nelle struttura in Val di Nizza (Pavia), i visitatori che vorranno mangiare la pizza cucinata dai residenti

In piena pandemia hanno creato una fondazione per tutelare i loro figli con autismo, favorendone in particolare una maggiore autonomia abitativa e lavorativa. Si tratta di un progetto ideato da tre famiglie che hanno deciso, a loro spese, di comprare la proprietà di Cascina Croce Piaggi a Val di Nizza (Pavia), ristrutturandola come una casa-famiglia con una superficie abitativa di circa 800 mq, a cui si aggiungono 13mila mq di giardino, un parcheggio, una piscina all’aperto e vari spazi coperti. I soci fondatori sono Giovanni Ballardini, Giancarlo Landini, Rocco Pace, Fabrizia Rondelli e Maria Viggiano. Il 3 maggio con un atto notarile hanno creato la Fondazione Oltre il Blu, riconosciuta da Regione Lombardia, iscritta nei registri Onlus dell’Agenzia delle Entrate. Hanno condiviso un progetto di vita inedito per loro e accettato il rischio. Hanno versato i loro risparmi per istituire il primo fondo di dotazione e il 30 settembre hanno acquisito la proprietà. Un’idea che vuole coniugare il Dopo di noi con il Durante noi, sostenendo giovani disabili con disturbi dello spettro autistico e/disabilità intellettive e favorendone l’inclusione sociale. “Ci abbiamo messo un anno e malgrado l’emergenza Covid ce l’abbiamo fatta” dice a Ilfattoquotidiano.it Rondelli. “Insieme ad altre famiglie abbiamo acquistato una casa che diventerà un giorno la casa dei nostri figli. L’abbiamo pulita, arredata, agghindata per il Natale dove abbiamo festeggiato le nostre prime vacanze insieme”. Un progetto controcorrente in questo periodo dove ci sono evidenti episodi di esclusione, isolamento ed emarginazione delle famiglie con persone disabili. Loro invece hanno fatto rete.

“Una casa-famiglia non è solo abitare ma anche lavorare, trovare un’occupazione adeguata, coltivare le passioni di ciascuno dei giovani adulti presenti”, spiega Rondelli, “per questo abbiamo attivato una specifica raccolta fondi al fine di arredare la cucina e il salone per accogliere questa estate i visitatori e tutte le persone che vorranno beneficiare della nostra pizza. La prima pizza si chiamerà Visionaria come coloro che hanno creduto in questo progetto ‘guardando oltre il blu’ (il colore associato all’autismo, ndr) per incontrare un arcobaleno di speranza”. Le famiglie desiderano fornire opportunità diverse rispetto a quelle che offrono, ad esempio, le Residenze sanitarie per disabili e i Centri diurni. Si tratta di una “finestra aperta sul territorio”, come amano definirla, con progetti professionali inclusivi come la ristorazione, laboratori di tessitura, giardinaggio oltre che eventuali incontri con le scuole locali per promuovere la conoscenza dell’autismo a tutti i livelli.

“La nostra residenza – raccontano i genitori – è rivolta ad un piccolo numero di persone disabili assistite da educatori”. Le iniziative previste sono molteplici, si va da brevi soggiorni di inserimento alla vita in comunità che coinvolgono per ora giovani potenzialmente candidati alla residenza in casa-famiglia, secondo una tempistica e un piano educativo definito, ai soggiorni di vacanza per giovani con disabilità. Sono previsti anche residenze permanenti a livello non sanitario e vacanze dedicate alle famiglie con minori disabili. Il complesso è ideale anche per l’organizzazione di eventi, accoglienza turistica, lavori agricoli ed altre iniziative che, in futuro, potranno integrare le entrate, dare una possibilità di lavoro ai residenti, facilitare i contatti con l’esterno evitando l’isolamento della piccola comunità residente. Per seguire le loro attività, in un ambiente tranquillo e adeguato alle diverse esigenze, hanno anche creato una pagina Facebook della Fondazione Oltre il Blu. Tutti coloro che volessero dare un contributo per sostenere il loro progetto possono effettuare un bonifico intestato a “Fondazione Oltre il Blu”, Banca Etica, via Spallanzani 16, Milano, all’Iban: IT68Z0501801600000017063249.