Prove su strada

Land Rover Defender, la prova de Il Fatto.it – Al volante della versione ibrida plug-in –

Abbiamo gudato la variante ricaricabile della celeberrima off road inglese, che può vantare un'autonomia in modalità elettrica pura di oltre 40 km. Ecco com'è e come va

Benzina, diesel e anche ibrida plug-in. La Land Rover Defender già da tempo ha compiuto un altro passo storico e si è dotata pure di un motore elettrico a supporto di quello termico. Una svolta che era stata annunciata al momento del lancio e che era inevitabile per continuare il lavoro di riduzioni delle emissioni di Co2 della gamma. Un’offerta completa, che sta dando convincenti riscontri di vendite.

Tornando alla Land Rover Defender P400e ibrida plug-in, disponibile in commercio solo nella versione 110 (3 metri di passo, 4,78 m di lunghezza 5,2 m con la ruota di scorta), c’è da dire che la power unit, capace di erogare complessivamente 404 cavalli (640 Nm di coppia), è composta da un motore termico 4 cilindri 2 litri da 300 Cv e da uno elettrico da 105 kW, allocato all’interno del cambio automatico a 8 rapporti.

All’interno dell’abitacolo dettagli che guardano al passato, come i sistemi di fissaggio dei pannelli alle portiere, altri, come il sistema multimediale Pivi Pro, che la proiettano nel futuro: il Pivi Pro dispone di uno schermo da 11”,4 curvo capace di offrire una visibilità ottimale in ogni condizione di luce. Inoltre, il c’è la possibilità di l’aggiornare online sia la cartografia che l’intero sistema. Lo spazio a bordo, poi, è convincente ed il vano per i bagagli generoso: da 853 a 2.127 litri di capacità, abbattendo le due file di sedili.

La Defender, con pneumatici Pirelli in dotazione, nonostante la sua vocazione offroad può affrontare anche lunghi viaggi offrendo un alto livello di confort di marcia. Il sistema di telecamere perimetrale è poi essenziale per consentire agili passaggi nelle stradine anguste dei centri storici, dove ci si può muovere in assoluto silenzio sfruttando gli oltre 40 chilometri di autonomia in modalità elettrica.

Nel fuoristrada via l’abito buono: è il momento di indossare comodi scarponcini e un paio di jeans.
Selezionando la modalità off road le molle pneumatiche sollevano la vettura portando l’altezza da terra a 29 centimetri. Anche senza montare verricello e penumatici dedicati si riesce ad arrampicarsi, superare ostacoli e guadi profondi fino a 90 cm. La carrozzeria è coperta di fango, ma all’interno i filtri dell’aria hanno permesso un riciclo senza che sia comparsa una sola briciola di polvere.

Tra allestimenti (ce ne sono 9 disponibili), personalizzazioni e “pack”, inoltre, per la Defender c’è solo l’imbarazzo della scelta: si spazia da quelli più spartani per fuoristradisti e amanti dei grandi raid, a quelli super lussuosi e rifiniti per muoversi in top class.

Ultima notazione per i consumi: quelli registrati per l’omologazione sono pari a 3,3 litri/100 km (con emissioni di CO2 pari a 74 g/km). Nella nostra guida ci siamo andati molto vicini. Naturalmente per raggiungere questi obbiettivi bisogna avere premura di tenere la batteria sempre carica. Prezzi a partire da 76.900 euro.