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Marilyn Manson, sequestrata a casa sua una collezione di oggetti inquietanti: “Protesi per bambini, il cranio di una capra e animali impagliati. Ma non solo”

La settimana scorsa il cantante, indagato da almeno dieci mesi per violenza domestica dal dipartimento di polizia di Los Angeles, ha subito una lunga perquisizione nella sua villa alle pendici delle colline di Beverly Hills. Per questo da diverse ore sui social si è tornato a discutere di alcuni oggetti collezionati in casa da Manson

Torna alla ribalta la collezione inquietante di oggetti posseduta, e sequestrata dalla polizia, di Marilyn Manson. La settimana scorsa il cantante, indagato da almeno dieci mesi per violenza domestica dal dipartimento di polizia di Los Angeles, ha subito una lunga perquisizione nella sua villa alle pendici delle colline di Beverly Hills. Per questo da diverse ore sui social si è tornato a discutere di alcuni oggetti collezionati in casa da Manson. Badate bene, però, la lista delle nequizie manzoniane, è relativa al resoconto di un giornalista che visitò la casa in questione oramai vent’anni fa, quindi passabili di qualche o di totali modifiche e non di un rapporto ufficiale della polizia come riportano alcuni siti web. Il testimone in questione si chiama Ben Myers ed è un giornalista del settimanale britannico Kerring!.

L’uomo visitò la casa di Manson nel 2000. Nel suo resoconto, che fece il giro del mondo, scrisse di aver trovato: un divano rosso sormontato da un crocifisso, un mellotron utilizzato da Tom Waits, uno scheletro con al posto di un teschio umano il cranio di una capra, animali impagliati, una protesi per un bambino di un anno, libri per bambini e dulcis in fundo alcuni contenitori di Zyklon B (utilizzati nei campi di concentramento nazisti per sterminare i prigionieri ebrei, e non solo), pistole, fucili e un dipinto realizzato dallo stupratore e serial killer John Wayne Gacy. Quest’ultimo nel decennio dei settanta uccise, dopo averle violentate e seviziate, 33 donne. Nel 1980 venne arrestato e condannato a morte, sentenza che fu eseguita nel 1994. In questi quattordici anni Gacy ha dipinto molti quadri. Uno di questi, appunto, era, e forse è ancora, nella casa di Manson.