Cronaca

Covid, il figlio di un operaio no vax morto a 63 anni: “Non si era vaccinato per colpa delle stupidaggini che circolano nelle chat”

"Ci sono un sacco di fake news in giro e non è per niente facile avere informazioni reali sulla malattia", dice Valentino Montalbano al Corriere della Sera. Suo padre, Bruno, è morto nei giorni scorsi all'ospedale di Dolo vicino Mestre: "Era una persona modesta ma molto generosa e disponibile. Era però anche molto testardo, fermo nelle sue convinzioni e al quale era difficile far cambiare idea"

Il Covid gli ha ucciso il padre, morto all’ospedale di Dolo, vicino Mestre, il 7 dicembre scorso: convinto no vax, Bruno Montalbano aveva 63 anni. “Mio padre non era vaccinato a causa di tutte le stupidaggini sul Covid e i vaccini che circolano sul web e nelle chat di WhatsApp e Telegram“, dice al Corriere della Sera, Valentino Montalbano. ” Ci sono un sacco di fake news in giro e non è per niente facile avere informazioni reali sulla malattia. Non ti dicono, per esempio, che puoi morire in otto giorni come accaduto a mio papà”. Bruno, operaio altamente specializzato dell’Aprilia, residente a Mestre nel quartiere Gazzera, non era il solo a non essersi vaccinato.

Lo stesso Valentino è andato in un hub vaccinale solo dopo il ricovero del padre: “Perché sono giovane, studio ancora, e sto sempre molto attento nelle relazioni sociali. Da mesi non esco praticamente mai di casa, vedo poche persone e quindi il rischio non mi è mai sembrato elevato. Quando mio papà è stato ricoverato in terapia intensiva ho però cambiato idea“, ha detto. Non è stato possibile, invece, fare cambiare idea a suo padre? “Purtroppo no. Era una persona modesta ma molto generosa e disponibile. Era però anche molto testardo, fermo nelle sue convinzioni e al quale era difficile far cambiare idea”.

A fine novembre anche la madre e la nonna di Valentino sono risultate positive: “Mia madre è guarita e sta bene; mia nonna fino a poco tempo fa non aveva avuto nessun problema”. I genitori si erano trasferiti a casa della nonna per seguirla meglio durante una malattia, e forse proprio lì Bruno è stato contagiato: “Mia nonna era da poco tornata da un ricovero in ospedale e potrebbe averlo preso da lei. Potrebbe però anche essersi contagiato al lavoro o quando andava nei punti tamponi dove tutti i non vaccinati si recano ogni due giorni per ottenere il green pass”, ha aggiunto Valentino.