Politica

Cacciari, Freccero, Agamben, Mattei: nasce la “Commissione dubbio e precauzione”. La figlia di Rodotà: non usino il nome di mio padre

L'8 dicembre l'appuntamento social con i 4 intellettuali scettici sulla gestione della pandemia e sulla campagna vaccinale ospitato dai canali dell'associazione che porta il nome del giurista scomparso 4 anni fa. La giornalista: "Mio padre era un meridionale illuminista, si sarebbe stravaccinato, ascoltava cortesemente i pirla ma non li amava. E con Mattei si occupava di beni comuni, non di complottismo vaccinale"

I prof scettici sulla gestione della pandemia e sulla campagna vaccinale tutti insieme in un appuntamento su facebook l’8 dicembre: “Commissione Dubbio e precauzione” il titolo dell’incontro che – è la promessa – genererà un comitato permanente. Insieme, per la prima volta, si incontreranno Ugo Mattei, Massimo Cacciari, Carlo Freccero, Giorgio Agamben. “L’obiettivo è quello di tutelare la libertà e i diritti umani nell’ambito delle leggi internazionali, riflettendo sui temi di dubbio e precauzione” si legge sul sito di “Generazioni future“, associazione intitolata al giurista esperto di diritti Stefano Rodotà, presieduta proprio da Mattei. Quest’ultimo, anche lui professore di diritto, di Rodotà è stato collaboratore in particolare sul tema dei beni comuni. Negli ultimi mesi, a Torino, ha guidato le proteste contro il green pass, all’università e non solo. Si è anche presentato alle Comunali di Torino alle quali ha conseguito il 2,3 per cento.

Ma l’inevitabile comparsa del nome di Rodotà nella grafica dell’associazione che invita ad ascoltare il dibattito tra i 4 intellettuali scettici della pandemia ha fatto irritare la figlia del giurista, la giornalista Maria Laura: “Non solo è una vigliaccata – twitta riprendendo un commento dello scrittore Christian Raimo – Mio padre era un meridionale illuminista assai, si sarebbe stravaccinato, ascoltava cortesemente i pirla ma non li amava”. A Repubblica.it Maria Laura Rodotà ha aggiunto che “mio padre con Ugo Mattei si è occupato dì beni comuni. Beni comuni, non complottismo vaccinale. Sarebbe corretto se Mattei e altri smettessero di usare il suo nome“.