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Omicron, Pregliasco: “Tra 100 giorni sarà pronto il vaccino aggiornato, ma la terza dose va comunque fatta ora per superare l’inverno”

Variante Omicron? Dobbiamo gestirla con un approccio organizzato, veloce, rapido, concreto e diffuso. Credo che questa variante rientri in un normale processo evolutivo di tutti i virus. È probabile che questa variante sia più contagiosa con sintomatologia più lieve, ma comunque In Italia siamo ancora in mezzo al guado con la Delta che spadroneggia fra i bambini“. Sono le parole del direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, ospite di “Una mela al giorno”, su Cusano Italia Tv.

Il virologo spiega: “Dobbiamo convivere con questo virus innanzitutto vaccinandoci. La terza dose va fatta con questo vaccino, senza aspettare il vaccino nuovo che le aziende ci dicono arriverà tra 100 giorni. Riteniamo che già questo vaccino abbia una capacità protettiva notevole. Bisogna usare anche il buon senso, perché in questo momento ogni contatto inter-umano è a rischio e quindi, per scavallare questo inverno, dobbiamo continuare ad adottare tutte le precauzioni che abbiamo imparato. È probabile che questa vaccinazione sarà da rifare poi con la versione aggiornata del vaccino – conclude – e quindi creando nuove polemiche coi no vax che parleranno di 5G. Ma con la vaccinazione si avrà un rinforzo della immunità, specie nei soggetti più fragili, nel corso degli anni. Quale vaccino scegliere ora per la terza dose? Non siamo in una fase in cui, come in enoteca, si sceglie fra un rosso o le bollicine. I due vaccini disponibili (Pfitzer e Moderna) sono sostanzialmente sovrapponibili. Andiamo nel centro vaccinale e facciamo ‘il piatto del giorno’, cioè il vaccino che è disponibile”.