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Brasile, anche un ex ministro sostiene la candidatura alle presidenziali di Moro. Il giudice di Lava jato sfiderà Lula e Bolsonaro

Il generale brasiliano Carlos Alberto dos Santos Cruz si è affilato a Podemos, il partito conservatore per il quale Moro è candidato alla presidenza della Repubblica nel 2022, proponendosi come "terza via" tra l’attuale capo dello Stato e l'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva

Un altro ex ministro di Jair Bolsonaro sostiene la candidatura alle presidenziali di Sergio Moro, il magistrato simbolo della Mani pulite brasiliana. Il generale brasiliano Carlos Alberto dos Santos Cruz, infatti, si è affilato a Podemos, il partito conservatore per il quale Moro è candidato alla presidenza della Repubblica nel 2022, proponendosi come “terza via” tra l’attuale capo dello Stato Bolsonaro, e l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva.

In due recenti sondaggi, Moro si è classificato terzo dietro Lula e Bolsonaro. Santos Cruz è stato ministro del governo di Bolsonaro, dal quale ha preso le distanze dopo essersi dimesso dall’incarico nel 2019. Anche Moro faceva parte del governo: dopo essere diventato noto per Lava jato (letteralmente “Autolavaggio”) era diventato ministro della giustizia di Bolsonaro: incarico abbandonato nel 2020.

Ora incassa l’appoggio di dos Santos Crus. Il militare in pensione ha affermato di combattere allo stesso modo contro “fanatismo ed estremismo”, poiché entrambi portano alla “violenza”. L’avvicinamento di un generale a Moro indicherebbe che settori delle forze armate potrebbero strizzare l’occhio all’ex giudice a conferma di qualche malcontento con l’ex capitano dell’esercito Bolsonaro, ha commentato oggi Bela Megale, editorialista del quotidiano O Globo.