Cronaca

“No Green Pass, i miei due anni sulle chat complottiste di Telegram, tra bufale e odio”. Il racconto su FQ MillenniuM in edicola

Un collaboratore del mensile diretto da peter Gomez ha seguito l'evoluzione online dei negazionisti all'italiana. Che il 20 novembre saranno in piazza a Roma. Venerdì alle 12

“Non saprei dire con certezza come sono finito dentro tutti i canali complottisti in cui mi trovo ora, che dicono di fare controinformazione e contrabbandano tesi assurde (…). Un vortice di informazioni, notizie, meme, santini religiosi e odio no stop. Era scattato il primo lockdown in Italia e il caos mediatico era generale, così ho navigato in Rete per cercare di capirci qualcosa. Twitter era diventato il mio media preferito, ma avevo la sensazione di stare ancora in superficie. Vedevo sempre piu spesso tweet con link esterni verso t.me: non sapendo cosa fosse, clicco e scarico Telegram per la prima volta. Il canale al quale mi capita di iscrivermi si chiama ‘The great awakening’ (il grande risveglio)”.

Nel numero di Fq Millennium di novembre, attualmente in edicola, raccontiamo in esclusiva l’evoluzione di alcuni gruppi complottisti italiani di QAnon che da Trump – e dall’invasione a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 – si mescolano fino alla rivolta No Green Pass, sfociata nella manifestazione dello scorso 9 ottobre: quella a cui è seguito l’assalto alla sede della Cgil. E che probabimente continuerà con l’adunata della Capitale del prossimo 20 novembre al Circo Massimo sotto lo slogan “Un milione a Roma”. L’autore li ha seguiti on line per due anni e ha scelto l’anonimato per poterli “tallonare” ancora nei prossimi mesi.

Per chi naviga in queste chat la regola è: “Le informazioni mainstream non sono accettate, a meno che non servano per dimostrare una teoria di Q. La vecchia setta, dove se fuori non ti credono non ha importanza: anzi, questo dimostra che sei un ‘risvegliato’, uno che ha accesso a verità negate ai più, al ‘gregge’”. Per loro, infatti, le bugie sui grandi temi sono all’ordine del giorno: “Hanno mentito sul tabacco. Mentivano sull’amianto. Hanno mentito sulle otturazioni contenenti mercurio. Stanno mentendo sulla sicurezza dei vaccini (i medici che cercano di dirlo vengono radiati dall’Ordine).” Le fonti non vengono mai citate, i nomi degli aizzatori sono improbabili (Soqquadro, Intoculo Channel).

I riferimenti al Covid sono continui, si mette in discussione ogni cosa. Un esempio? “Biossido di titanio cancerogeno nella maggior parte delle mascherine analizzate, la denuncia di Adiconsum Veneto”. In chat la riprendono in tanti. La notizia è vera, solo che si omette un dettaglio fondamentale: le analisi sono state fatte su mascherine sequestrate dalla Guardia di Finanza a Padova proprio perché non a norma. Ma loro non mollano e fioccano le rivelazioni sulle mascherine che fanno male: “La neurologa tedesca Griesz-Brisson spiega che creano una carenza di ossigeno che può portare a danni al cervello. Il governo sta rovinando la salute degli italiani”. Rivelazioni puntualmente demolite dalla comunità scientifica internazionale e bollate come false, dati alla mano, dai siti di fact-checking.

Sul vaccino, ovviamente, si discute molto. Nelle chat inizia la battaglia. Uccide, lascia menomati, fa venire trombosi e attacchi cardiaci. A un certo punto esce una notizia presa dal Resto del Carlino: “Infarto, è allarme. Giovani e senza patologie, di colpo si ferma il cuore. Maurizio Menarini, direttore del 118: Troppi arresti cardiaci tra i 30 e i 50 anni. E dopo dieci minuti i danni al cervello sono già irreversibili”. Non sembra la classica bufala, non c’è un generico “un professore dichiara”… Qui c’è una storica testata giornalistica, e un dottore con nome e cognome. E se avessero ragione loro? E se veramente fossero aumentate le morti da infarto nella fascia 30-50 anni? Digitando su google si scopre che la notizia l’ha data in effetti Il Resto del Carlino ma il 16 ottobre 2019. Due anni fa. Non esistevano i vaccini contro il Covid, non esisteva neppure il Covid.

Quando si chiede di chi sia la colpa, chi abbia ordito un piano così nefasto nei riguardi dei “poveri” cittadini inermi la risposta è sempre la stessa: “Si tratta di un piano studiato da anni nei minimi dettagli e messo in atto grazie ai media ed ai loro giornalai servi del sistema”. Complice è anche la sinistra: “Siamo in guerra: l’arma dei socialisti è il virus”. E lì parte la disinformazione a effetto: “Sono stato all’ospedale di Treviglio (Bg), che a marzo ed aprile 2020 fu epicentro del Covid. Ma davvero i pronto soccorsi lombardi sono allo stremo? Tutti affollati? Non ce la fanno più, causa i pazienti che si presentano per il Coronavirus?” Allegato, un video di YouTube mostra che non c’è nessuna fila (a proposito: il video è scomparso). Immediati i commenti: “I giornalisti sono merda”, “Sempre e solo emergenze annunciate dai cronisti buffoni e criminali”. Ecco, prendere una notizia, inventare un suo contraltare di fantasia e attaccare le testate di “regime”, ma facendo un passo oltre. Perché nel grande complotto, ora, c’è un nuovo nemico: i sanitari, gli infermieri e i medici.

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“Dai no Green Pass ai No Voto, chi riempirà il vuoto politico?”. Segui la diretta Facebook venerdi 19 dicembre alle 12 con Maddalena Oliva (Il Fatto Quotidiano) e Andrea Palladino (giornalista). Introduce Mario Portanova (FQ MillenniuM)