Cronaca

Scontri all’Olimpico, ai domiciliari il capo ultras della Lazio “Franchino”: è considerato l’erede di Fabrizio “Diabolik” Piscitelli

Il gip di Roma ha emesso due misure cautelari nei confronti di altrettanti noti appartenenti alla tifoseria biancazzurra per gli scontri con le forze dell'ordine del 15 maggio scorso, in occasione del derby. I fatti sono accaduti in piazza di Ponte Milvio, quando un nutrito gruppo di tifosi laziali ha aggredito le forze di polizia con bastoni e lancio di oggetti contundenti

È finito agli arresti domiciliari Franco Costantino, detto Franchino, storico capo ultras della Lazio già sottoposto a Daspo. Il gip di Roma ha emesso due misure cautelari nei confronti di altrettanti noti appartenenti alla tifoseria biancazzurra per gli scontri con le forze dell’ordine del 15 maggio scorso fuori dallo stadio Olimpico, in occasione del derby capitolino. L’altra misura, a carico di una persona di cui non sono note le generalità, consiste nell’obbligo di firma quotidiana negli uffici della polizia giudiziaria. I fatti contestati sono accaduti in piazza di Ponte Milvio, quando un nutrito gruppo di tifosi laziali – nonostante la partita si disputasse a porte chiuse e non ci fossero tifosi romanisti nell’area dello stadio – ha aggredito le forze di polizia con bastoni e lancio di oggetti contundenti.

Analizzando i filmati, la Digos ha acquisito a carico dei due ultras e di altri tre tifosi “gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di adunata sediziosa, interruzione di pubblico servizio aggravata da violenza e minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravate e concorso in lesioni personali aggravate“, rende noto la Questura. “Franchino”, esponente di primo piano degli Irriducibili – lo storico gruppo del tifo organizzato egemone in curva – è considerato il luogotenente in curva di Fabrizio “Diabolik” Piscitelli, leader degli Irriducibili e trafficante di droga, ucciso il 7 agosto del 2019 da un killer al Parco degli Acquedotti.