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La Nuova Zelanda pronta a introdurre il pass vaccinale. E pensa di ‘penalizzare’ le aziende che non chiedono il certificato

In vista dell'estate il governo punta a eliminare definitivamente i lockdown che in questi mesi hanno continuato a scattare ripetutamente appena le curve epidemiche riprendevano vigore. Le attività che decideranno di non controllare i pass vaccinali avranno restrizioni stringenti in caso di peggioramento del quadro epidemico

Arriva l’estate e per affrontarla serenamente la Nuova Zelanda è pronta ad uso esteso del Green pass e introdurrà un sistema a semaforo per le aziende, legato al certificato verde. Il pass vaccinale – non varranno i tamponi – entrerà a far parte della vita quotidiana degli abitanti dell’isola. In questa maniera il governo punta a eliminare definitivamente i lockdown che in questi mesi hanno continuato a scattare ripetutamente appena le curve epidemiche riprendevano vigore. “Il pass significherà che le persone saranno in grado di fare le cose che amano, come andare a concerti e festival musicali, serate in bar e ristoranti, andare in palestra e ad eventi sportivi”, ha spiegato il ministro per il Covid-19 Chris Hipkins, come riporta il sito The Spinoff.

Pur mancando ancora i dettagli, appare certo che la prova di vaccinazione dovrà essere esibita da tutti gli over 12 per poter accedere ad eventi, negozi al dettaglio, messe, impianti sportivi. Mentre resteranno esclusi supermercati, farmacie, servizi sanitari, scuole e distributori di benzina. Le attività commerciali potranno decidere di non richiedere la prova di vaccinazione, che avrà una validità di 6 mesi, ma in quel caso saranno fortemente penalizzate: anche in uno scenario di rischio basso dovranno rispettare rigidi limiti di capienza e distanziamento e le attività al loro interno non potranno svolgersi in piedi, mentre se il livello di allerta salirà ad arancione o rosso, spiega sempre The Spinoff, dovranno chiudere o azzerare i contatti fisici con la clientela.

Gli under 12 saranno esclusi da tutte le limitazioni, così come chi ha avuto un’esenzione medica attestante la necessità di non vaccinarsi, una porzione ridottissima di popolazione che si aggirerebbe attorno al centinaio di persone.

articolo aggiornato da redazioneweb alle 18:50 del 18 novembre