Cronaca

Intimidazioni al portavoce di Europa verde Angelo Bonelli: scritta “infame” sulla porta di casa. Lui risponde “Non mi arrendo”

Il politico ha da poco presentato due esposti sull’inchiesta di Fanpage su fondi per la campagna elettorale e su Forza Nuova. Non è la prima volta che subisce intimidazioni, nel 2000 fu dato fuoco alla sua auto e alla porta di casa a Ostia, e nel 2016 gli arrivò a casa un pacco con dentro parti di un animale

Una grossa scritta “infame” sulla porta di casa di Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa verde, che ha presentato denuncia. Non è la prima volta che il politico è bersaglio di intimidazioni. Nel 2000 venne dato fuoco nella stessa notte alla sua auto e alla porta della sua casa a Ostia, dove è stato presidente del municipio, e nel 2016 gli arrivò a casa un pacco con dentro parti di un animale. Adesso sono entrati nel palazzo dove abita per lasciare questa scritta sul pianerottolo di casa. In un’intervista al Corriere della sera ha dichiarato che “non si arrenderà”.

Bonelli ha da poco presentato due esposti, uno alla Procura di Milano e l’altro a quella di Roma, sull’inchiesta di Fanpage su fondi per la campagna elettorale e su Forza Nuova. Il politico verde giovedì sera è stato ospite a Piazzapulita su La7 per parlare degli accordi del G20 e della Cop26 che è in corso a Glasgow e mercoledì su Rai2 si era opposto all’idea del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta di fermare lo smartworking.

La Direzione nazionale di Europa verde e l’organizzazione giovanile del partito hanno espresso la loro solidarietà al portavoce, dicendosi “molto preoccupati per il clima d’odio che si sta respirando in Italia in questo periodo”. “Chiediamo ad Angelo di non cedere e di non lasciarsi intimidire, continuando a portare avanti insieme le battaglie per combattere questi rigurgiti antidemocratici” concludono i coordinatori di Europa verde Filiberto Zaratti e Luana Zanella. Solidarietà anche dal segretario Partito democratico Enrico Letta, che scrive “siamo con te Angelo”. I portavoce dei Giovani europeisti verdi, Francesca Cucchiara e Luca Boccoli, scrivono che “la democrazia si basa sul rispetto reciproco. Se manca il rispetto, manca la democrazia“.