Cronaca

Vaccino ai 5-11enni, quali dati sul rapporto rischi-benefici? Per Locatelli “è improprio discuterne in questi termini”. E parla della probabilità di miocarditi

“L’american academy of pediatrics e la società italiana di pediatria, quindi società scientifiche terze, hanno preso una posizione largamente favorevole alla vaccinazione per la popolazione pediatrica”. Così il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, rispondendo (ma solo in parte) una domanda del cronista del Fatto Quotidiano Alessandro Mantovani sui pareri contrari arrivati da più parti della comunità scientifica sulla vaccinazione per i bambini under 12, per i quali, al momento, non è prevista l’immunizzazione contro il Covid-19. “Se è indispensabile? – continua Locatelli – c’è una quota piccola ma non irrilevante i bambini che, colpita dal virus, necessita di ricovero talvolta in terapia intensiva, poche decine hanno perso la vita e non tutti avevano patologie concomitanti”. Secondo Locatelli è “improprio” parlare di “un rapporto benefici-rischi in una situazione in cui le miocarditi, dopo il vaccino, hanno solo formi lievi e reversibili mentre il rischio di svilupparle è molto più grave ed irreversibile dopo aver avuto il Covid”. “Poi c’è il beneficio di poter mantenere con maggiore probabilità una serie di strumenti formativi ovvero la scuola: inutile che ci lamentiamo dei risultati dei test Invalsi se poi non garantiamo la presenza a scuola”, conclude Locatelli.