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Mauro Icardi, la lettera integrale che lo ha fatto perdonare da Wanda Nara: “Spero che il prossimo calciatore sia l’1% di quello che sono io”

"Hai rovinato tutto per una chat di merda che non significava nulla per me. Sei cieca e non riesci a vedere oltre il telefono. Badi solo alle stronzate e mandi cose alla stampa", scrive il calciatore. Ebbene, questa lettera chi l'avrà mandata? Infine, la "speranza di felicità dell'altro"

Una soap opera che forse ingolosito gli sceneggiatori di Netflix o Amazon Prime, perché seguita in tutto il mondo. Wanda Nara e Icardi, dall’Italia passando per la Francia e fino al Sudamerica. Lei scopre un tradimento di lui e corre a Milano infuriata. Lui la segue, chiedendo un permesso al Psg per “motivi familiari”. Lei sembra cedere alla richiesta di perdono fatta da lui dopo aver lasciato in fretta e furia Parigi per raggiungerla nel capoluogo meneghino ma alla fine non va così: arriva il divorzio lampo che viene annullato nel giro di due giorni. In breve, ma tanto basta, ecco la storia tra il giocatore del Psg e sua moglie che è anche la sua agente Wanda Nara. Ora i media argentini e hanno pubblicato la lunga lettera che Icardi avrebbe scritto a Wanda, la lettera che l’ha convinta ad archiviare “l’errore” del marito. Se Barthes potesse leggere la prima parte (bene che non sia così), la chiamerebbe “Perché siamo uguali”: “Ancora una volta ti ho dimostrato che dico la verità. Non ti ho mai mentito o inventato nulla, ho solo fatto uno stupido errore. Stai facendo anche tu un grosso errore e non te ne rendi conto. Tutto quello che vuoi è il divorzio. Sono una brava persona e mi sono dato completamente a te. Tu lo sai e tutti lo sanno. Sono un grande padre e un grande patrigno, do la vita per i miei figli, per renderli felici. Io sono tutto questo e nessuno ha bisogno di dirlo. È sufficiente che io lo sappia”, scrive Icardi e come in ogni lettera d’amore ecco l’elemento grottesco: non c’è bisogno di dirlo, però lo dico, non si sa mai. Poi: “Come risultato di tutto questo ti dico che non posso continuare a sopportare i tuoi maltrattamenti, il tuo sminuirmi, il tuo prendermi per il culo come fai sempre. Tutto questo e molto di più. Non sono una merd*a e non me lo merito. Spero che, con tutte le cose materiali, sarai felice. Questo è già in tuo potere. Ora vuoi caz*zeggiare, vuoi scrivere ad altri uomini… Spero che il prossimo calciatore sia l’1% di quello che ero io con te. Hai rovinato tutto per una chat di merda che non significava nulla per me. Sei cieca e non riesci a vedere oltre il telefono. Badi solo alle stronzate e mandi cose alla stampa”. Ebbene, questa lettera chi l’avrà mandata? Infine, la “speranza di felicità dell’altro” dopo aver “ringraziato per le due figlie: “Spero che tu sia felice, te lo meriti, e se non al mio fianco, spero che tu trovi un posto per essere felice”.