Cronaca

Criminalità, Milano è il peggior capoluogo d’Italia: allerta per risse, stupri e traffico di droga. Picco anche dei reati informatici

La classifica del Sole 24 Ore basata sul numero di denunce ogni centomila residenti pone in testa il capoluogo lombardo nonostante il calo del 27% dal 2019. Tra i capoluoghi di provincia seguono Bologna, Rimini e Prato, mentre l'ultimo - considerato il più sicuro - è Oristano

Milano è la prima provincia italiana per indice di criminalità nel 2021, dice una classifica stilata dal Sole 24 Ore basata sul numero di denunce ogni centomila residenti. Tra i capoluoghi di provincia seguono Bologna, Rimini e Prato, mentre l’ultimo – considerato il più sicuro – è Oristano. L’allerta riguarda soprattutto le violenze sessuali, le risse urbane e il traffico di droga: si registra anche un picco di reati informatici, oltre 800 nei primi sei mesi dell’anno.

Le criticità in materia di sicurezza – osserva il quotidiano finanziario – sono presenti in particolare nelle grandi aree metropolitane, tutte tra le prime venti posizioni in graduatoria. Milano è in testa, ma rispetto al 2019 fa segnare un – 27% di reati. Roma invece è scesa al settimo posto con una flessione del 18,3% nel 2020, bilanciata da un aumento del 12,5% nei primi sei mesi del 2021. Firenze è quinta, ma segna il calo più marcato (-31% rispetto al 2019). Primato negativo di Padova per quanto riguarda i reati di droga, di Parma per le rapine nei negozi e di Imperia per percosse e lesioni dolose.

In totale le denunce sono state il 7,5% in più del 2020 (ma ancora -17% dal 2019). A crescere, dopo la brusca flessione nei mesi di lockdown, sono stati scippi (+35%), furti di auto e moto (+16%), mentre si è rubato di meno negli appartamenti. Anche le violenze sessuali crescono del 18% in un anno: in media sono 13 le denunce ogni giorno. Sono aumentate anche le violenze urbane e le risse, con 224 episodi di minacce e percosse ogni ventiquattr’ore.