Diritti

Torino, insulti razzisti e botte a una studentessa 14enne davanti alla scuola: “Mi ha chiamato scimmia e mi ha colpito”

"Mi ha afferrata per i capelli, mi ha strappato alcune treccine. Si è seduta sopra di me, schiacciandomi con un ginocchio e dandomi colpi sul costato" ha raccontato la ragazza. L'aggressione è stata filmata con un telefonino e l'autrice dell'aggressione è stata denunciata

“Mi ha chiamata scimmia, mi ha detto che devo tornare da dove sono venuta e che quelli come me devono morire“. È questo il racconto al quotidiano La Stampa di una 14enne picchiata e insultata con appellativi razzisti fuori da scuola. È successo a Torino, lo scorso 5 ottobre, davanti all’istituto alberghiero che la giovane e la coetanea che l’ha aggredita – ora denunciata ai carabinieri – frequentavano. La violenza è stata ripresa con un cellulare e il video è stato poi diffuso, fino a raggiungere la madre della vittima. “Non riesco nemmeno a guardarlo – ha detto la donna – Vedere quello che fanno alla mia bambina. Sentire quegli insulti. In tanti anni in Italia, nessuno mi ha mai offesa per le mie origini. Mentre mia figlia si trova a combattere con il razzismo – ha raccontato poi – Le consiglio di passare oltre, di non prendersela perché non ne vale la pena. Parole che dico anche a me stessa, ma non è semplice”.

“Ero appena arrivata ed ero con le mie amiche, quando si è avvicinata una ragazza di un’altra classe – ha spiegato la 14enne – Mi ha detto: smetti di copiarmi su Instagram se no chiamo i miei amici e ti ammazzo. Po mi ha afferrata per i capelli, mi ha strappato alcune treccine. Si è seduta sopra di me, schiacciandomi con un ginocchio e dandomi colpi sul costato”. L’autrice della violenza si è poi presentata al pronto soccorso dell’ospedale Cto con alcune contusioni alle mani. Agli inquirenti e al preside ha detto però di essersele procurate mentre difendeva un compagno disabile “dall’atteggiamento ingiusto della ragazza”. “Ma è lo stesso ragazzo che prende lei spesso di mira. Mio fratello è autistico, potrei mai fare qualcosa contro chi è come lui?”, ha dichiarato la ragazza.

La 14enne, curata all’ospedale Maria Vittoria racconta di essere stata ulteriormente minacciata al suo ritorno a scuola: “Un amica mi ha detto che non era finita lì”. La giovane però, sempre a la Stampa, ha detto di non aver paura di tornare a scuola. “Ci sono le mie amiche e la “bulla” non l’ho più rivista – conclude – Della zuffa ho le prove. Spero che chi ha assistito non abbia paura di parlare. Quella ragazza terrorizza tutti“.