Diritti

Associazione femminista fa causa a Miss France: “La partecipazione sia considerata un lavoro come per la versione maschile”

Ne scrive il Corriere. L'azione di "Osez le feminisme" prende avvio dall'esclusione di tre candidate giudicate non idonee. Il concorso, che secondo l'associazione diffonde valori sessisti, è stato fondato nel 1920 e fra le altre cose vieta alle partecipanti di fumare e bere in pubblico

L’associazione “Osez le feminisme” fa causa al concorso di bellezza Miss France. Lo ha annunciato una delle portavoci, Alyssa Ahrabare: “Ogni anno protestiamo contro questo concorso che diffonde valori sessisti, ma non cambia niente” e lo riporta il Corriere della Sera. A fare da leva l’esclusione di tre candidate che non sono state giudicate idonee. Per poter partecipare, le ragazze devono infatti rientrare in specifici criteri: altezza minima 1 metro e 70, assenza di tatuaggi più grandi di 3 centimetri, un comportamento definito ‘elegante’. Non possono inoltre né fumare né bere alcol in pubblico né fare ironia politica. Devono, infine, essere nubili e senza figli.

Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Violaine De Filippis-Abate al collegio dei probiviri del tribunale di Bobigny e si riguarda sia l’emittente Endemol sia la stessa società Miss France. Come ricorda il Corriere, fra gli obiettivi è il riconoscimento del carattere lavorativo della partecipazione al concorso, che richiede alle candidate di superare numerose prove, e che c’è già per la versione maschile Mister France. È stato accertato nel 2013, anche in quel caso a seguito di un ricorso. C’è inoltre la richiesta di un avviare una riflessione sui criteri di accesso: le tre ragazze escluse chiedono simbolicamente un euro di danni.