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Forza Nuova e i no green pass: “Trust fondato dal leader Fiore finanzia associazione no vax”. Gli studi citati anche in Aula dal centrodestra

Il quotidiano Domani rivela che nel novembre scorso il Saint George Educational Trust di Londra, fondato da Roberto Fiore nel 1995, versò 33mila euro a Vicit Leo, i cui studi compaiono anche in diverse interrogazioni al ministro Speranza. Dopo l'assalto alla sede Cgil di sabato, ora nelle chat Telegram sono partite le richieste di finanziamento ai leader della protesta

L’infiltrazione dei gruppi di estrema destra nella protesta No Vax e No Green Pass, culminata sabato scorso nell’assalto alla sede della Cgil a Roma, era emersa palesemente ormai a più di un anno fa, con gli scontri sempre nella Capitale tra la polizia e i manifestanti che avevano violato le restrizioni per il contenimento della pandemia. Proprio nell’autunno scorso, tra il 27 e il 30 novembre, l’associazione Vicit Leo riceveva 33mila euro dal Saint George Educational Trust di Londra. Lo rivela il quotidiano Domani, spiegando che quel trust è stato fondato nel 1995 da Roberto Fiore, il leader di Forza Nuova. L’associazione invece, scrive sempre Domani, promuove gli studi no vax. Non solo, i suoi membri e i loro documenti sono stati anche citati in Parlamento dal centrodestra in diversi interrogazioni al ministro della Salute, Roberto Speranza.

Vicit Leo è stata fondata dalla ginecologa Luisa Acanfora, da suo marito Pierfrancesco Belli e dall’avvocato Daniele Trabucco. Quest’ultimo ora spiega che una volta capito chi erano le forze politiche con cui aveva a che fare ha dato le dimissioni. Domani però spiega che il suo nome compare nel governo parallelo di “rinascita nazionale” ideato sempre da Fiore. Così come compaiono anche Gloria Callarelli, giornalista già candidata alle Europee per Forza Nuova, sia il fondatore di Vicit Leo Belli. L’associazione ufficialmente si dichiara apartitica e ha come scopo la difesa della religione cattolica apostolica romana. Nel suo comitato scientifico, riporta Domani, compare anche Stefano Scoglio, una delle figure più seguite dai no-vax, che è autore dello studio: “La pandemia inventata, la nuova patologia dell’asintomaticità e la non validità del test per il Covid-19″.

Il quotidiano rivela anche che, dopo aver ricevuto i fondi dal trust Saint George, Vicit Leo ha versato mille euro a Stefano Fiore, avvocato e fratello del leader di Forza Nuova, per una consulenza legale. I fondatori Belli e Acanfora a Domani spiegano che Fiori era stato loro presentato da “un prelato” e che “quando abbiamo capito che usavano il nome di Vicit Leo, abbiamo protestato. Ci sono documenti che lo provano”. Intanto ieri (martedì 12 ottobre) nella chat Telegram Catholic Information Hub è apparso il seguente messaggio: “Sei leader della rivolta popolare contro il green pass sono stati arrestati sabato 9 ottobre, hanno bisogno delle vostre preghiere e del vostro aiuto finanziario“. Il canale Telegram, scrive Domani, è uno degli strumenti di comunicazione del trust Saint George.

Non è l’unico caso: in diverse chat popolari tra i movimenti no vax e no green pass sono comparsi gli Iban di sedicenti leader che chiedono donazioni per trasformare i gruppi in movimenti. Giornalettismo, ad esempio, riporta quanto accaduto nel canale NO Green pass – Adesso Basta – Movimento Italiano (circa 30mila iscritti), dove è stato pubblicato l’Iban di Z.M., il fondatore del gruppo di protesta. “Non ha mai chiesto nulla a nessuno – ha scritto – Alla luce di quanto sta accadendo però, ci siamo resi conto che è necessario ufficializzare la cosa e diventare un movimento vero e proprio”.

Il pericolo è che “il livello della protesta No Vax si alzi specialmente a partire da venerdì, quando il Green Pass diventerà obbligatorio: la manifestazione rischia di allargarsi a dismisura, fino a non riuscire più a controllarla in maniera adeguata”, ha spiegato in un’intervista a La Stampa Alberto Nobili, capo del pool Antiterrorismo della procura di Milano. “La mia sensazione è che il gruppo originario di persone (poche giovani, molte di mezza età) che criticano il vaccino e vivono il Green Pass come una forma di costrizione sia diventato una calamita di soggetti che manifestano il loro dissenso per problemi sociali ed economici emersi dopo la pandemia. Sono persone a cui del vaccino non importa. Interessa più che altro la contestazione al sistema“, ha spiegato Nobili.